This site uses cookies.
Cookies are essential to get the best from our websites , in fact almost all use them.
Cookies store user preferences and other information that helps us improve our website.

If you want to learn more or opt out of all or some cookies check the Cookies Policy .

Click on accept to continue browsing, clicking on any item below nonetheless consent to the use of cookies.
Seguici su Facebook!
I Vini Atzeni

La Sardegna è una terra ricca di tradizioni millenarie, tramandate per generazioni di padre in figlio e custodite gelosamente nella nostra terra.
Fare il vino, in Sardegna, è un'arte.

L'Azienda Agricola Atzeni sorge in Trexenta, una località sarda nella provincia di Cagliari. Il nostro podere, situato nel comune di Samatzai, costeggia la S.S. 128, la storica via di collegamento del cuore della Sardegna.
I nostri vini, provenienti da grappoli selezionati e raccolti rigorosamente a mano, rappresentano a pieno
l'orgoglio e il carattere della nostra terra.

Forte, deciso, orgoglioso delle proprie origini.

vino rosso

Vino da meditazione e abbinamenti

Salumi e formaggi

Salumi e formaggi si abbinano alla perfezione al Vino da Meditazione

Avete mai sentito parlare del Vino da Meditazione?

Immaginate un momento di relax, magari davanti al camino con un buon libro oppure al tramonto di una sera d’estate: il Vino da Meditazione è il compagno ideale in queste occasioni!

Dal sapore dolce e avvolgente, il Vino da Meditazione è perfettamente indicato per essere sorseggiato nei fuori pasto, come per offrire una piacevole esperienza sensoriale che si accompagna a momenti di pura riflessione.

In realtà il Vino da Meditazione si definisce anche Vino da conversazione, proprio perché si presta molto bene ad essere gustato in momenti di relax, appunto anche durante una piacevole conversazione, non necessariamente durante i pasti.

Sarebbe molto riduttivo parlare del Vino da Meditazione come un vino “da dolce“: sicuramente le sue note fruttate lo rendono il compagno perfetto per un buon dessert, ma le sue caratteristiche vengono messe in risalto molto bene anche con altri cibi, da consumare il pomeriggio o all’ora dell’aperitivo.

Ecco un esempio di un buon vino da meditazione e qualche consiglio per abbinarlo al meglio.

Il Monica DOC di Sardegna    Monica

Il Monica Doc di Sardegna è un vino rosso con profumi di ribes e mirtillo dai sentori floreali che lo rendono perfetto come vino da meditazione, da gustare a fine pasto o fuori pasto davanti ad un buon aperitivo.

E’ un vino sapido che si accosta molto bene alle carni ma è perfetto anche in abbinamento ai formaggi e affettati magri.

Il Monica di Sardegna è un vino da meditazione perfetto per l’ora dell’aperitivo: vi suggeriamo di gustarlo davanti a un buon antipasto di terra, composto di salumi e formaggi.

Un buon bicchiere di Monica si gusta alla temperatura ideale di 18° e si sposa alla perfezione con i formaggi stagionati o a pasta molle, un classico è il suo abbinamento con il pecorino sardo, la provola o il dolce sardo.

Buona meditazione!

Qui potete trovare il Monica di Sardegna DOC prodotto dalla nostra Azienda!

 

Pane Frattau

Su Pani Frattau

Una ricetta tipica della Sardegna: Su Pani Frattau

Oggi vi proponiamo un piatto tipico della Sardegna, in particolare della zona della Barbagia, stiamo parlando del Pane Frattau: si tratta di una ricetta che utilizza come base il pane carasau, meglio conosciuto come carta da musica, a cui si aggiunge l‘uovo e il condimento di sugo e pecorino.

 

Secondo la tradizione in origine il Pane Frattau era una ricetta con cui si cercava di ricomporre i vari pezzi rotti del pane carasau dandogli appunto compattezza con il condimento e impiattandolo.

 

La nostra ricetta è una variante che si è diffusa in seguito e con l’aggiunta dell’uovo rende il Pane Frattau perfetto come piatto unico, sostanzioso e gustoso allo stesso tempo. Vediamo come prepararlo.

 

Ingredienti (x 2 persone)

  • 4 foglie di pane carasau
  • 1/2 cipolla
  • 300 g di passata di pomodoro
  • 100/150 g di pecorino sardo
  • 50 g c.a. di parmigliano
  • 2 uova
  • 2 foglie di basilico
  • 2/3 cucchiai di olio extravergine d’oliva Atzeni
  • sale q.b.
  • pepe q.b.
  • brodo di carne

 

Preparazione

Iniziate a preparare il sugo: in una casseruola fare riscaldare due o tre cucchiai di olio extravergine d’oliva Atzeni, soffriggette la cipolla tritata e l’aglio fino a doratura, versate a questo punto la passata di pomodoro, abbassate la fiamma e lasciate cuocere una ventina di minuti. Verso fine cottura aggiungete un po di pepe e di basilico macinato.

Preparate ora un brodo di carne, se preferite anche vegetale. Quando il brodo sarà pronto, aiutandovi con una schiumarola, immergerete per pochi secondi ad una ad una le fette del pane carasau nel brodo bollente.

A questo punto dovrete creare tre strati in una pirofila alternando ogni volta la fetta di pane carasau bagnato nel brodo, il sugo e il formaggio: iniziate quindi dal fondo della vostra teglia in cui metterete il pane carasau inumidito, sopra aggiungerete il sugo, il pecorino e  il grana grattugiati e così via per altri due strati.

Ora agiungete l’uovo sopra la vostra composizione: potete cuocerlo dapprima in camicia, scolarlo bene e disporlo sopra gli strati di pane carasau o in alternativa versarlo crudo al centro ed poi infornare a 180° per 10/15 minuti lasciando gratinare…a voi la scelta! Sarà comunque una delizia!

Che vino abbinare al Pane Frattau? 

cannonau di sardegna doc

Cannonau di Sardegna DOC Atzeni

Ad un piatto dai sapori intensi come il Pane Frattau si abbina molto bene un vino rosso corposo come il Cannonau Doc di Sardegna.

Il Cannonau Doc è uno forte e deciso, l’accompagnamento perfetto per i formaggi stagionati e le carni, si sposerà dunque a meraviglia con il nostro piatto, un vero concentrato dei sapori tipici della tradizione sarda.

 

Qui potete trovare il Cannonau di Sardegna DOC prodotto dalla nostra Azienda.

 

Cinghiale al cannonau

Brasato di cinghiale al cannonau

Oggi vi vogliamo proporre una specialità tipica della cucina sarda, il cinghiale  al Cannonau.

Sappiamo bene che il vino rosso si abbina perfettamente alle carni,  quale modo migliore dunque di assaporare un ottimo brasato di cinghiale se non accompagnandolo in cottura ad un buon bicchiere di Cannonau Doc di Sardegna?

La preparazione della nostra ricetta richiede una marinatura della carne dal giorno prima, non è dunque il classico piatto da fare all’ultimo minuto.  ma niente paura: con un po’ di organizzazione potrete proporre uno spettacolare piatto ai vostri ospiti!

Mettiamoci all’opera!

Ingredienti ( x 4/6 persone)

1 kg di carne di cinghiale

1 lt di vino Cannonau

aceto q.b.

carota q.b

sedano q.b.

1 cipolla

1 pomodoro secco

1 spicchio d’aglio

sale q.b

pepe q.b.

alloro q.b

olive sarde al finocchieto

2/3 cucchiai di olio extra vergine d’oliva Atzeni

 

Preparazione

Fase 1: la marinatura

Il primo passaggio della nostra ricetta prevede di marinare la carne di cinghiale dalla notte prima: tagliatela a tocchetti come per preparare uno spezzatino, e immergetela in un contenitore con aglio, cipolla, alloro, vino cannonau, sedano, carota e pepe. Coprite e lasciate marinare tutta la notte.

Fase 2: la cottura

cannonau di sardegna doc

Cannonau di Sardegna DOC Atzeni

Il giorno seguente togliete la carne dalla terrina, separandola dagli altri ingredienti ma avendo cura di conservare la marinata.  Prendete un tegame capiente e rosolate in due o tre cucchiai d’olio extravergine Atzeni un trito di cipolla, sedano a tocchetti e pomodoro secco a pezzi, una o due foglie di alloro e prezzemolo.

A questo punto potete aggiungere la carne, mescolandola al resto degli ingredienti, coprite con un coperchio e cuocete il tutto a fuoco vivo per circa 40 minuti.

A metà cottura abbassate la fiamma e versate uno o due cucchiai della vostra marinata, aggiustate di sale, aggiungete un po di pepe e completate la cottura.

Ora potete aggiungere le olive al finocchietto e lasciar insaporire ancora per qualche minuto.

Spegnete e gustate il vostro cinghiale al cannonau con un buon bicchiere di Cannonau Doc di Sardegna!

 

Qui potete trovare il Cannonau di Sardegna DOC prodotto dalla nostra Azienda.

 

 

I culurgiones burro e salvia

Culurgiones burro e salvia

Un primo piatto tipico della Sardegna: I Culurgiones burro e salvia

Oggi vi vogliamo dare una ricetta di un primo piatto tipico della Sardegna, in particolare della zona della Barbagia, i famosi culurgiones, ravioli di patate  e menta che si possono trovare in tantissime varianti.

I culurgiones detti anche culurxionis hanno una inconfondibile forma di spiga data da una lavorazione manuale della pasta a base di farina e acqua.

Nella nostra versione utilizzeremo un ripieno di patate e menta e condiremo i culurgiones con burro e salvia.

 

 

 

Vediamo come prepararli!

Ingredienti:

Per l’impasto:

300 g di farina di grano duro

1 dl di acqua

1 cucchiaio di sale

 Per il ripieno:

1 kg di patate rosse

6-7 foglie di menta

300 g di pecorino fresco

2 spicchi d’aglio

 

Preparazione

Fase 1: il ripieno

Prima di preparare la pasta per i vostri Culurgiones iniziate a preparare il ripieno: sbollentate le patate, una volta cotte scolatele e riducetele a purea con una forchetta all’interno di una terrina, in cui aggiungerete anche le foglie di menta e l’aglio accuratamente tritati e l’olio. Aggiungete ora anche il pecorino, amalgamate bene fino ad ottenere un composto omogeneo e lasciate riposare in frigorifero.

Fase 2: l’impasto

Ora dovrete preparare la pasta per i Culurgiones: su un piano lavorate energicamente la farina, l’acqua e il sale fino ad ottenere un impasto elastico abbastanza da stendere in foglie sottili.

Una volta ottenute le vostre sfoglie di circa 3-4 mm di spessore, ritagliatene dei piccoli dischi. All’interno di ognuno metterete una noce del vostro composto e chiuderete il tutto facendo attenzione a chiudere bene i bordi, uno alla volta, ed aiutandovi con la punta delle dita. Cercate di dargli quella forma ondulata che fa tanto rassomigliare il  Culurgiones ad una spiga.

Fase tre: cottura e condimento

Ora potete cuocere i vostri Culurgiones in acqua bollente salata per 5 minuti circa, fino a quando non saranno venuti a galla.

Fate sciogliere in una padella il burro aggiungendo un po di salvia, mescolate e versate la salsetta sui Culurgiones.

Aggiungete una spolverata di parmigiano..e il nostro piatto è pronto!!

Buon Appetito!

Che vino abbiniamo ai Culurgiones?

cannonau di sardegna doc

Cannonau di Sardegna DOC Atzeni

Ad un piatto tipico e casereccio come i Culurgiones non possiamo che abbinare un vino altrettanto caratteristico e dal gusto forte e deciso come il Cannonau Doc di Sardegna!

Servite il Cannonau Doc alla temperatura di 18 ° e servitelo con un piatto fumante di Culurgiones!

 

Qui potete trovare il Cannonau di Sardegna DOC prodotto dalla nostra Azienda.

 

 

Agnello in umido con carciofi

Piatto di agnello e carciofi

Tipica ricetta sarda: l’agnello con i carciofi

Mancano più di due mesi alla Pasqua ma noi vogliamo iniziare a proporvi qualche ricetta per sorprendere i vostri ospiti nei giorni di Festa..meglio giocare d’anticipo!

Uno dei piatti che regna sovrano nelle tavole sarde in occasione della Pasqua è senza dubbio l’agnello: oggi lo abbiniamo ai carciofi, un classico della cucina sarda, facile da preparare e veramente gustoso.

Ecco una ricetta semplice e alla portata di tutti.

 

 Ingredienti (x 4 persone)

1 kg di carne di agnello tagliati a pezzi

8 carciofi sardi spinosi

2 spicchi d’aglio

una cipolla

prezzemolo

2/3  cucchiai di olio extravergine d’oliva Atzeni

sale q.b.

un bicchiere di vino bianco secco

 

Preparazione

In un tegame ampio e capiente fare scaldare 2 o 3 cucchiai di olio extravergine d’oliva Atzeni,  soffriggete due spicchi d’aglio e un trito di cipolla fino a farli imbiondire, poi toglieteli e versate la carne di agnello a pezzettoni.

Abbassate la fiamma e mescolate di tanto in tanto con un cucchiaio di legno, lasciate cuocere almeno mezz’ora senza aggiungere acqua in modo da non diluire il sugo della carne.

A metà cottura sollevate il coperchio e aggiungete un pizzico di sale, un bicchiere di vino bianco secco e mescolate, sempre mantenendo il fuoco molto basso.

Mentre la carne cuoce preparate i carciofi: privateli delle foglie dure più esterne e tagliate le teste in pezzi grossi che aggiungerete all’agnello in cottura insieme ad un trito di prezzemolo.

Alzate la fiamma, aggiustate di sale e lasciate cuocere ancora una ventina di minuti circa, fino a completare la cottura dei carciofi.

Spegnete la fiamma e gustate il vostro piatto!

 

Quale vino abbinare all’agnello con i carciofi?

cannonau di sardegna doc

Cannonau di Sardegna DOC Atzeni

L’agnello con i carciofi è un piatto tipico sardo dai sapori intensi che  si sposano perfettamente con un buon vino rosso corposo come il Cannonau Doc di Sardegna

Il Cannonau Doc è forte e deciso, la vera essenza del vino della Sardegna: portatelo in tavola e gustatelo alla temperatura ideale di 18° insieme al vostro piatto.

Buon Appetito!

Qui potete trovare il Cannonau di Sardegna DOC prodotto dalla nostra Azienda.

 

Gnocchetti alla Campidanese ( Malloreddus)

Piatto di gnocchetti sardi

Un buon piatto di gnocchetti alla campidanese, perfetto con un Monica di Sardegna

La Sardegna è la Terra del buon cibo, patria di antiche    tradizioni culinarie: tra queste rientra a pieno titolo uno dei piatti più succulenti e facili da preparare che ha conquistato i palati di tutto il mondo, stiamo parlando dei Gnocchetti alla Campidanese detti in dialetto Malloreddus.

I Malloreddus sono un piatto tipico del Campidano, l’area meridionale della Sardegna da cui prende nome la tradizionale ricetta dei gnocchetti, gustosa e semplice da preparare.

 

 

I Gnocchetti alla Campidanese, il cui nome dialettale Malloreddus ( Vitellini) deriverebbe dalla loro forma panciuta associata ai piccoli vitellini, sono dei piccoli gnocchi di farina e semola preparati con ingredienti locali, come salsiccia e zafferano, che li rendono appetitosi e perfetti anche come piatto unico.

Vediamo allora come preparare un buon primo piatto a base di Malloreddus, procuriamoci il necessario:

 

Ingredienti per quattro persone

  • 450 g di malloreddus
  • 400 g di pomodori pelati
  • 300 g di salsiccia fresca
  • 1 bustina di zafferano
  • 1 cipolla
  • 1 spicchio d’aglio
  • 3  foglie di basilico
  • 2/3 cucchiai di olio extravergine d’oliva Atzeni
  • sale q.b
  • formaggio pecorino stagionato q.b.

 

Preparazione

Tritate finemente la cipolla uno spicchio d’aglio e fateli rosolare in una casseruola con 2/3 cucchiai di olio extravergine d’oliva  Atzeni precedentemente riscaldato.

Aggiungete a questo punto la salsiccia fresca a pezzi e il basilico sminuzzato e  lasciate cuocere a fuoco lento per 10-15 minuti fino a doratura.

Ora potete aggiungere i pomodori pelati e un pizzico di sale mescolando di tanto in tanto con un cucchiaio di legno, abbassate ulteriormente la fiamma fino a completare la cottura e aggiungete solo alla fine una bustina di zafferano continuando a mescolare fino a completo scioglimento.

Ora che il nostro sugo alla Campidanese è pronto possiamo cuocere la pasta: gettate i Malloreddus in abbondante acqua salata, scolateli al dente e finite di cuocerli versandoli nella casseruola con il sugo precedentemente preparato, a cui aggiungerete un cucchiaio dell’acqua salata.

Ora potete impiattare e condire con del formaggio grattugiato a piacimento.

 

Quale vino abbinare ai Gnocchetti alla Campidanese?

Monica

Il Monica Di Sardegna DOC Atzeni

Ad un piatto dai sapori forti e decisi come i Gnocchetti alla Campidanese si accompagna molto bene un vino rosso corposo come il Monica di Sardegna DOC.

Il Monica di Sardegna DOC è un vino avvolgente ed intenso che si sposa perfettamente con la carne e i primi piatti: servito alla temperatura consigliata di 16° C arricchirà delicatamente la vostra ricetta.

Non ci resta che augurarvi Buon Appetito!

Qui potete trovare il Monica di Sardegna DOC prodotto dalla nostra Azienda!