Oggi entriamo nel vivo della tradizione sarda proponendovi la ricetta delle famose Pardule o formagelle, dolci tipici della Sardegna, a base di ricotta e dal’inconfondibile odore di agrumi.
Le Pardule Sarde si gustano solitamente in occasione della Pasqua o del Natale, ma fanno da padrone nelle tavole sarde in ogni periodo dell’anno e spesso sono i dolci che rappresentano meglio la tradizione dolciaria della Sardegna.
Vediamo come procedere per preparare il nostro dolce.
Ingredienti (x 4/6 persone)
Per l’impasto:
250 g di farina
50 g di burro o strutto
150 ml di acqua
un pizzico di sale
Per il ripieno:
500 g di ricotta fresca
150 g di zucchero
80 g c.a. di farina setacciata
2 uova
1 bustina di zafferano
1 limone o arancia per la scorza
mezzo cucchiaino di lievito per dolci
Preparazione
Fase 1: L’impasto
Versate in una terrina la farina, lo strutto ( o burro) stemperato a temperatura ambiente, un pizzico di sale e mescolate.
Versate l’acqua un po alla volta per evitare la formazione dei grumi, mescolate bene all’impasto finché non raggiungerà una consistenza omogenea e liscia e riuscirete a staccarlo dal vostro contenitore.
Lavoratelo un po con le mani, fatene una palla che avvolgerete in un foglio di carta trasparente da cucina, lasciate riposare per almeno mezz’ora.
Fase 2: Il ripieno
A questo punto iniziate a preparare il ripieno per le vostre Pardule: mettete in una ciotola la ricotta, lavoratela con una forchetta e aggiungete ora lo zucchero, le uova, lo zafferano, mezzo cucchiaino di lievito per dolci, la scorza grattugiata di un limone o di un’arancia e mescolate il tutto. Aggiungete poco alla volta anche la farina rimanente dopo averla setacciata e mescolate con cura. Il vostro ripieno è pronto.
Ora dovrete stendere l’impasto e “creare” la forma delle vostre Pardule dopo averle riempite con il vostro ripieno.
Prendete in mano il vostro impasto: lavorate un pezzo per volta, stendendolo accuratamente su un piano con un mattarello ( o se la possedete una sfogliatrice) cercando di ottenere delle sfoglie sottili.
Ora dovrete ricavare dei dischi di pasta servendovi o di un coppapasta o di un bicchiere: potete riempire ogni disco con un cucchiaino del vostro ripieno e chiudere i vostri cerchi pizzicandone i bordi con le dita, come per creare delle punte di stelle, almeno cinque.
Una volta che avrete così preparato le Pardule potrete infornarle: riscaldate il forno a 170° e disponetele in una teglia con carta da forno facendole cuocere per 30/40 minuti, finché non saranno dorate.
Gustate le vostre Pardule con un buon bicchiere di Vermentino Doc di Sardegna: i suoi sentori fruttati e floreali si accompagnano alla perfezione all’aroma del nostro dolce tipico. Un perfetto connubio di sapori!
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Oggi vi proponiamo un buon primo piatto che accontenterà soprattutto gli amanti del pesce: il risotto ai sapori di mare.
La ricetta di oggi è semplice e veloce: in poco tempo cucinerete un primo saporito e leggero che potrà anche essere gustato come piatto unico.
La preparazione del risotto di mare richiede pochi passaggi, il segreto sarà l’utilizzo del pesce fresco: noi abbiamo scelto cozze, gamberi e calamari, ma potete optare per quello che preferite.
Vediamo che cosa utilizzeremo per preparare il nostro risotto ai sapori di mare.
Ingredienti (x 4 persone)
350 g di riso
2 calamari
400 g di gamberi sgusciati o scampi
500 g di cozze
1 spicchio d’aglio
1/2 cipolla
1 mazzetto di prezzemolo
1 bicchiere di vino bianco
2 cucchiai di olio extravergine di oliva Atzeni
1 bustina di zafferano
sale q.b.
1 noce di burro
Preparazione
Per prima cosa pulite il pesce: lavate bene cozze, calamari e gamberi. Fate aprire le cozze mettendole a fuoco vivo in una padella, poi estraete ” i frutti” privandoli del guscio e mettete da parte l’acqua di cottura, che dovrete riutilizzare per insaporire il vostro risotto.
Ora pulite i calamari: tirate la parte inferiore per fare in modo che si crei il distacco delle interiora, a questo punto sciacquate bene sotto l’acqua, tagliate l’occhio al centro dei tentacoli e tutte le impurità che lo circondano aiutandovi con un paio di forbici. Lavate ancora accuratamente sotto l’acqua e tagliate i calamari a pezzi.
Gli scampi potrete utilizzarli sia con la buccia che pulendoli e cucinandoli senza.
Ora preparate un soffritto: in una casseruola mettete a rosolare uno spicchio d’aglio e un pezzo di cipolla tagliati finemente, poi aggiungete il riso e tostatelo sfumando con un bicchiere di vino bianco.
Ora aggiungete acqua calda e a poco a poco il liquido di cottura delle cozze accuratamente filtrato, mescolate e a metà cottura aggiungete anche i calamari, le cozze, i gamberi ed una manciata di prezzemolo.
Mescolate, aggiungete ancora acqua calda e aggiustate di sale.
A fine cottura aggiungete lo zafferano precedentemente sciolto in un po d’acqua calda, amalgamate il tutto e fate insaporire ancora per qualche minuto.
Spegnete la fiamma, servite il vostro risotto di mare tiepido e accompagnatelo ad un buon Vermentino Doc di Sardegna servito alla temperatura ideale di 8-12 gradi.
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Oggi vi proponiamo una saporitissima ricetta tradizionale sarda, il pesce a scapece o su scabecciu in sardo, una ricetta di origine antichissime che prevede la frittura e la conservazione del pesce sotto aceto.
In origine il pesce ” a scabecciu” ( da “scabecciai” che in sardo significa mettere sotto aceto) era preparato quasi esclusivamente con scorfani e capponi ma oggi con la stessa ricetta di preparano anche muggini e anguille…dunque a voi la scelta!
Vediamo cosa ci servirà per preparare la nostra ricetta:
Ingredienti (x 4 persone)
1 kg di pesce ( muggini, scorfani o boghe)
80 g di semola di grano duro
350g c.a.di passata di pomodoro o di pomodorini
2 spicchi d’aglio
2 foglie di salvia
1 cipolla
2 cucchiai di olio extravergine di Oliva Atzeni
un bicchiere di aceto di vino abianco
sale q.b.
Preparazione
Pulite i pesci, privandoli delle interiora e delle squame, risciacquateli bene sotto l’acqua, tagliateli a tocchetti se sono grandi o lasciateli interi se piccoli.
Infarinateli con la semola di grano duro e friggete in olio bollente fino a doratura, scolateli e asciugateli in carta assorbente da cucina, poi disponeteli sul fondo di un recipiente e salateli.
Ora preparate il soffritto: in due o tre cucchiai di olio extravergine di oliva fate imbiondire un trito di aglio e cipolla, aggiungete poi due foglioline di salvia e dopo qualche minuto il passato di pomodoro e aggiustate di sale. Lasciate cuocere dieci minuti mescolando di tanto in tanto e aggiungete l’aceto, continuate la c0ttura a fianma moderata per altri 10 minuti almeno.
Spegnete e versate la salsina così ottenuta sul vostro pesce, lasciate riposare almeno 12 ore prima di servire.
Abbinate il pesce a Scabecciu ad un bicchiere di Vermentino Doc di Sardegna, servito preferibilmente alla temperatura di 8-12°.
Buon Appetito!
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Che ne dite di preparare un buon dolce leggero e dal gusto delicato?
Non c’è niente di meglio di una bella fetta di torta di mele a colazione, a merenda o per chiudere un pasto in bellezza!
La preparazione è davvero semplice e veloce, alla portata di tutti, il tipico dolce insomma da fare all’ultimo minuto all’arrivo degli ospiti!
Che aspettiamo allora? Mettiamoci all’opera per prepararla…ecco che cosa ci servirà:
Ingredienti (x 4-6 persone)
2 mele gialle grandi
limone
50 g di burro
80 g di zucchero
1 bustina di vanillina
mezza bustina di lievito per dolci
100 g di farina
2 uova
Preparazione
Lavate le mele e tagliarle a fettine avendo cura di togliere il torsolo. Versate gli spicchi in un pentolino aggiungendo due cucchiaini di zucchero e il succo di un limone e fate cuocere a fuoco lento.
Nel frattempo in una terrina versate le uova, la farina setacciata, lo zucchero rimanente, la bustina di vanillina, il burro sciolto ed infine il lievito per dolci. Mescolate con cura tutti gli ingredienti fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo.
Appena le mele in cottura si saranno ammorbidite potrete spegnere la fiamma, lasciar sfreddare qualche minuto e versare nel vostro impasto mescolando per bene finché non si saranno perfettamente amalgamate al resto degli ingredienti.
Imburrate una tortiera e versate il vostro impasto cercando di distribuirlo omogeneamente muovendo la tortiera da sinistra verso destra e viceversa. Livellate la superficie con una spatola di legno in modo che a cottura completata uniforme.
Riscaldate il forno a 180° e cuocete la torta per circa trenta minuti. Per verificare che la vostra torta di mele sia cotta e non rimanga cruda all’interno fate la prova dello stuzzicadenti: a metà cottura aprite il forno e infilate uno stuzzicadenti o uno spiedino all’interno della torta, se rimarrà asciutto la torta sarà pronta da sfornare!
A cottura ultimata spolverate la vostra torta di mele con zucchero a velo, e gustate con un buon bicchiere di Vermentino Doc di Sardegna, delicato e fruttato, perfetto per il vostro dolce!
Facile no? Da consigliare anche agli amici!
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E’ quasi Carnevale…vi abbiamo proposto finora alcune ricette tipiche di questo festoso periodo, come le Zeppole e le Chiacchere, ma non possiamo dimenticarci dei Fatti fritti, le ciambelle fritte che in Sardegna si preparano appunto in occasione del Carnevale.
I Fatti Fritti o Parafrittus in sardo richiedono varie fasi di preparazione, tra queste la più importante è sicuramente la lievitazione: a questo proposito vi consigliamo di lavorare l’impasto in un ripiano asciutto e all’interno di una stanza priva di correnti d’aria o di umidità
Ecco cosa ci servirà per preparare i nostri Fatti Fritti:
Ingredienti ( x 6-8 persone)
1 kg di farina
100 g di lievito di birra
100 g di zucchero
4 uova
1/2 litro di latte
50 g di burro
la scorza grattugiata di 2 arance e di un limone
1 bicchiere di acquavite
zucchero per decorare
olio per friggere
Preparazione
Sciogliete il lievito di birra nel latte intiepidito, poi versate in un recipiente lo zucchero e le uova.
Impastate con le mani inumidite, poi aggiungete a poco a poco la farina e gradualmente il latte in cui avete sciolto il lievito.
Ora sciogliete il burro in un pentolino, fate raffreddare leggermente e aggiungete al resto degli ingredienti insieme alla scorza grattugiata dei limoni e delle arance, ad ultimo versate un bicchierino di acqua vite.
Lavorate energicamente l impasto per almeno 15 minuti, dopodiché copritelo con un panno ed una coperta di lana e lasciatelo lievitare due ore e mezza circa in un luogo asciutto e privo di correnti d’aria, in modo da favorire la lievitazione.
Dopo che l’impasto sarà lievitato dovrete lavorarlo per dividerlo in tante piccole ciambelle da disporre sul tavolo in un panno, dovrete coprirle e lasciarle lievitare ancora per un’altra mezz’ora.
Quando saranno lievitate completamente potrete iniziare a friggere: riscaldate bene l’olio in una padella capiente e friggete i vostri fatti fritti da una parte e dall’altra aiutandovi con un cucchiaio di legno finché non saranno dorati.
Scolateli in carta assorbente e cospargeteli di zucchero da entrambi i lati: ora potete gustarli.
Accompagnateli con un buon bicchiere di vino bianco frizzante, l’ideale è il Vermentino Doc di Sardegna, un ottimo connubio per il vostro palato!
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Tra le specialità che la tradizione sarda ci offre non possiamo dimenticare i dolci tipici, tra questi le Seadas, un vero e proprio concentrato di gusto ottenuto grazie ad un perfetto connubio tra il dolce e il salato.
Le Seadas o Sebadas sono infatti dei dolci ottenuti da un impasto a base di farina e strutto, suddiviso in dischi sottili, all’interno dei quali si dispone il formaggio pecorino, poi fritti e cosparsi di zucchero e miele.
Il nome Seadas infatti deriverebbe dalla parola ” seu” che in sardo significa grasso, proprio per indicare la lucentezza tipica di questi dolci, conferitagli dal miele e dallo zucchero.
Si tratta di un dolce tipico della tradizione sarda che ha riscosso successo il tutto il mondo, possiamo infatti trovarlo nella maggior parte dei supermercati pronto da friggere o nei negozi di prodotti tipici, ma perché non provare a a realizzarle con le nostre mani?
Per la nostra ricetta ci occorreranno:
Ingredienti ( x 4 persone)
500 g di farina
50 g di burro o strutto
400 g di pecorino fresco
sale q.b.
scorza di limone o arancia grattugiata
olio per friggere
3 uova
zucchero
miele
Preparazione
Fase 1: l’impasto
Per preparare l’impasto delle Seadas disponete su un piano la farina a fontana, al centro versate le uova, un pizzico di sale e un po d’acqua leggermente intiepidita.
Mescolate gli ingredienti con le mani inumidite, aggiungete poi all’impasto il burro o lo strutto e continuate a lavorare l’impasto fino a farlo diventare liscio ed omogeneo.
A questo punto dategli la forma di una palla e lasciatelo riposare almeno 30 minuti in frigorifero.
Fase 2: il ripieno
Una volta che avrete fatto riposare il vostro impasto per mezz’ora dovrete stenderlo e riempirlo: per il ripieno useremo il formaggio pecorino a scaglie, la scorza grattugiata di limone o arancia e un pizzico di zucchero.
Ora stendete la vostra pasta e ricavatene dei dischi sottili, che potrete ottenere semplicemente utilizzando un coppapasta: a questo punto siamo pronti a riempirli con il nostro composto.
Chiudete i vostri dischi sovrapponendoli a due a due e sigillatene bene i bordi spennellandoli con l’albume d’uovo per evitare che si aprano durante la cottura. Siamo pronti per friggere!
Fase 3: la frittura
A questo punto scaldate abbondante olio e friggete le vostre Seadas finché non diventeranno dorate.
Scolatele su carta assorbente e servitele calde cospargendole di miele e zucchero, ora potete gustare il vostro capolavoro!
………………..E il vino?
Cosa c’è di meglio di un bicchiere di vino per accompagnare un dolce così prelibato come le Seadas?
Il nostro consiglio è di abbinare un vino bianco secco come il Vermentino di Sardegna DOC, che si sposa perfettamente con i sapori intensi del nostro dolce.
Il Vermentino DOC è un vino gradevole al palato, che, servito alla temperatura ideale di 8-12 °, con il suo gusto delicato ma leggermente acidulo si accompagnerà molto bene alle tipiche Seadas sarde.
Provare per credere!
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Oggi prepariamo un buon primo piatto di mare, leggero e gustoso allo stesso tempo: le linguine ai gamberoni.
La nostra ricetta prevede la preparazione del sugo, ma i gamberoni insaporiscono notevolmente qualsiasi tipo di pasta, dunque potete anche decidere di gustare le vostre linguine in bianco , senza aggiungere il pomodoro o i pelati.
Sarà ottima comunque!
Per preparare il nostro piatto di mare sarà meglio utilizzare i gamberoni freschi, ma anche quelli acquistati al banco surgelati andranno benissimo.
Vediamo come preparare il nostro sfizioso piatto! Mettiamoci al lavoro!
Ingredienti (per 4 persone)
400 g di linguine
12 gamberoni freschi
2 spicchi d’aglio
2/3 cucchiai di olio extravergine d’oliva Atzeni
una cipolla piccola
prezzemolo q.b.
1/2 bicchiere di Vermentino Doc di Sardegna
sale q.b.
pepe q.b.
12-15 pomodorini ciliegino ( o 6 pomodori pelati)
Preparazione
Iniziate a pulire i gamberoni: lavateli accuratamente sotto l’acqua, privateli della buccia esterna e mettete da parte le teste.
In un tegame ampio e basso iniziate a preparare il sugo: soffriggete in due o tre cucchiai di olio extravergine di oliva Atzeni l’aglio, la cipolla tritata e le teste dei vostri gamberoni. Ora aggiungete il vino bianco, i pomodorini tagliati a metà, il sale e lasciate sfumare per qualche minuto, per fare in modo che le teste dei gamberoni insaporiscano per bene il sugo.
A questo punto mescolate e aggiungete il resto dei gamberoni, amalgamandoli bene agli altri ingredienti.
Nel frattempo cuocete la pasta in acqua abbondante salata, scolatela al dente e terminate la cottura versandola dentro il vostro sugo con i gamberoni: aggiungete anche un cucchiaio di acqua salata della pasta, una manciata di prezzemolo, un po’ di peperoncino tritato.
Mescolate e cuocete ancora pochi minuti per far insaporire le linguine , spegnete la fiamma e gustate al dente.
Abbinate le linguine ai gamberoni ad un bicchiere di Vermentino Doc di Sardegna, secco e gradevole, servitelo alla
temperatura ideale di 8-12°.
Buon Appetito!
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Oggi vi proponiamo una deliziosa ricetta che accontenterà sicuramente i palati dei più golosi!
Stiamo parlando di un dolce a cui non si può dire di no, il tiramisù! La nostra versione è quella con i savoiardi o pistoccus, i tipici biscotti sardi friabili e gustosi che per la loro morbidezza si rendono perfettamente adatti come base per il tiramisù.
Mettiamoci al lavoro!! Ecco cosa ci servirà per preparare il nostro tiramisù con i savoiardi:
Ingredienti (per 6 persone)
1 confezione di biscotti savoiardi (400g)
3 uova
500 g di mascarpone
3 cucchiai di zucchero
3 cucchiai di cacao
200 ml di caffè
Procedimento
Separate i tuorli dagli albumi: in un contenitore mescolate energicamente lo zucchero con i tuorli fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo di colore chiaro. A questo punto aggiungete il mascarpone a cucchiaiate mescolando bene fino a farlo amalgamare al resto del composto, dovrete ottenere una crema soffice.
In un altro contenitore montate a neve gli albumi fino a farli divenire soffici e spumosi, incorporateli a questo punto delicatamente alla crema precedentemente ottenuta, facendo attenzione a fare dei movimenti dal basso verso l’alto per non “smontare” il composto. La nostra crema al mascarpone è pronta.
Ora versate il caffè in un contenitore possibilmente largo, zuccheratelo e bagnate i biscotti savoiardi inzuppandoli nel caffè.
Ora dovrete alternare in una pirofila capiente uno strato di biscotti ed uno di crema al mascarpone: iniziate a disporre nel fondo i vostri savoiardi inzuppati di caffè, ricopriteli con uno strato abbondante di crema e spolverizzate sopra uno strato generoso di cacao. Continuate con questa procedura per fare gli altri strati finchè non finirete i biscotti e la crema!
Se preferite potete disporre sul fondo della pirofila un fondo di crema prima di mettere il primo strato di biscotti!
Ora il nostro tiramisù ai savoiardi è pronto! Copriamo con carta d’alluminio e riponiamo in frigorifero.
Gustate il vostro dolce con un buon bicchiere di Vermentino Doc di Sardegna, che con il suo aroma delicato e fruttato si sposerà alla perfezione con il gusto del vostro tiramisù!
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Un piatto succulento e semplice da preparare, la Fregola con le arselle è un ottimo piatto unico che rispecchia perfettamente la tradizione sarda, fatta di sapori genuini e intensi.
La Fregola Sarda, detta anche Sa Fregula in dialetto, è un tipo di pasta di semola di grano duro che si accompagna molto bene ai crostacei e ai frutti di mare, ma si sposa molto bene anche con la carne in ricette rustiche e caserecce.
Oggi accontentiamo gli amanti del pesce e vi proponiamo un modo prelibato di gustare la Fregola, abbinandola con le arselle ( in sardo Sa Cocciula).
La preparazione è semplice, veloce e alla portata di tutti, ecco cosa ci servirà per la nostra ricetta:
Ingredienti (x 4 persone)
Preparazione
Immergete le arselle in un ampio contenitore colmo d’acqua fredda per un paio d’ore, in modo da eliminare completamente i residui di sabbia, poi gettatele in una padella, copritele e posizionatele sul fuoco a fiamma alta in modo che le vostre arselle si aprano e si separino dai gusci, rilasciando l’acqua di mare che vi sarà utile per insaporire la vostra ricetta. Mettete da parte dunque le arselle prive dei gusci e il liquido ottenuto.
Ora dovrete preparare il sugo: procuratevi un tegame ampio e capiente in cui farete rosolare uno spicchio d’aglio, il prezzemolo tritato e un pomodoro secco a pezzi in due abbondanti cucchiai di olio extravergine d’oliva Atzeni.
A questo punto togliete l’aglio e aggiungete invece la passata di pomodoro, mescolando il tutto con un cucchiaio di legno. Dopo qualche minuto potete versare l’acqua delle arselle accuratamente filtrata e portare il sugo ad ebollizione alzando la fiamma.
Aggiustate di sale e versate la fregola, che dovrà cuocere al massimo una decina di minuti: prima di completare la cottura aggiungerete le vostre arselle, mescolando di tanto in tanto, lasciate che insaporiscano il vostro sugo per qualche minuto….e il piatto è pronto!
Gustate la vostra fregola calda..e se conoscete qualche altra variante della nostra ricetta..a voi la parola!
Che vino abbiniamo alla Fregola con le arselle?
Ai sapori di mare del nostro piatto tipico si accompagna molto bene un vino bianco, meglio ancora se frizzante e delicato come il Vermentino DOC di Sardegna.
Il Vermentino DOC con le sue note aromatiche è l’ideale per esaltare i sapori della Fregola con le arselle, creando quel giusto connubio che renderà il nostro piatto unico ancora più appetitoso!
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I sapori del mare, il gusto autentico della tradizione sarda in un unico piatto: gli spaghetti ai ricci di mare.
Oggi vogliamo proporvi questa succulenta ricetta, molto semplice da preparare e davvero ricca di gusto: i ricci di mare potrete trovarli al mercato ittico o nei tradizionali chioschi lungomare, e potrete acquistarli interi o già puliti e racchiusi in bicchierini di plastica o vetro, da consumare ovviamente entro 24 h.
Vediamo come preparare un buon piatto di spaghetti ai ricci di mare!
Ingredienti (x 4 persone)
400 g di spaghetti n.5
100 g di ricci di mare ( due vasetti piccoli)
prezzemolo tritato
2 spicchi d’aglio
3/4 cucchiai di olio extravergine d’oliva Atzeni
sale q.b.
peperoncino q.b.
Preparazione
Se decidete di acquistare i ricci interi dovrete pulirli servendovi di un paio di guanti, forbici per aprirli a metà facendo pressione al centro, e poi dovrete servirvi di un cucchiaino per mettere da parte il contenuto, facendo in modo di eliminare eventuali impurità.
In un tegame scaldate tre o quattro cucchiai di olio extravergine d’oliva Atzeni e fate rosolare 2 spicchi d’aglio sbucciati fino a doratura e un po’ di peperoncino sminuzzato, poi spegnete la fiamma e togliete lo spicchio d’aglio.
Cuocete gli spaghetti in abbondante acqua salata, avendo cura di scolarli al dente: a questo punto versateli nel tegame unendoli al soffritto, riaccendete la fiamma, aggiungete agli spaghetti un po di prezzemolo tritato e uno o due cucchiai dell’acqua salata della pasta, mescolate 2 o 3 minuti a fiamma bassa e spegnete.
Ora potete aggiungere i vostri ricci di mare agli spaghetti, mescolando bene.
Se preferite potete riaccendere la fiamma mentre mescolate i ricci con gli spaghetti, ma attenzione: i ricci non richiedono cottura, dunque mescolate molto rapidamente a fiamma bassissima, giusto il tempo di far insaporire il nostro piatto con il gusto dei ricci di mare!
Che vino abbiniamo ai ricci di mare?
Senza dubbio con un piatto dai sapori di mare così caratteristici si accompagna perfettamente un buon vino bianco frizzante come il Vermentino Doc di Sardegna.
Il Vermentino Doc servito fresco alla temperatura ideale di 8-12° è l’abbinamento ideale per esaltare il gusto dei nostri spaghetti ai ricci di mare.
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