Tra qualche giorno sarà San Valentino…avete già pensato al menù per una cenetta a due?
Se siete a corto di idee oggi vogliamo proporvi un antipasto che vi delizierà senza appesantirvi permettendovi di gustare anche le altre portate: il cocktail di gamberi.
Preparare il nostro antipasto è molto semplice: richiede pochi passaggi e il segreto consiste nella preparazione di una buona salsa cocktail. Vediamo come fare.
Ingredienti (x 2 persone)
200 g di gamberetti
1/2 ceppo di lattuga
20 ml di panna da cucina
150 g di maionese
2 cucchiai di ketchup
1 cucchiaio di Salsa Worcester
Preparazione
Lavate e sgusciate i gamberetti, poi bolliteli in abbondante acqua salata per 5 minuti circa a fiamma bassa, scolateli e lasciateli raffreddare.
Ora preparate la salsa cocktail: mescolate in una ciotola il ketchup, la maionese e la salsa Worcester, poi aggiungete la panna e mescolate il tutto energicamente fino ad ottenere un composto liscio, cremoso ed omogeneo.
Ora prendete la lattuga, lavatela accuratamente e mettete da parte le foglie grandi più esterne, vi serviranno come decorazione. Il resto della lattuga lo taglierete invece a listarelle, che unirete alla vostra salsa Cocktail.
Aggiungete ora i gamberetti, mescolate tutto con cura e riponete in frigo per almeno mezz’ora coprendo il vostro cocktail di gamberi con un foglio di pellicola trasparente.
Poco prima di servire togliete il cocktail dal frigorifero, e disponete in due ciotole una foglia di lattuga per ciascuna, su cui adagerete il vostro cocktail!
Servite con un buon bicchiere di Vermentino Doc di Sardegna, e iniziate a gustare il vostro antipasto coi fiocchi!
Buon Appetito!
Qui potete trovare il Vermentino di Sardegna DOC prodotto dalla nostra Azienda!
Il gattuccio è un pesce della famiglia degli squali molto utilizzato in Sardegna per preparare un piatto tipico molto gustoso, Sa Burrida.
Il Gattuccio alla Cagliaritana o Burrida si prepara con una salsa composta dallo stesso fegato del pesce, noci e aceto e può essere servito sia come antipasto che come secondo piatto.
La Burrida è un piatto da gustare freddo, particolarmente consumato nel periodo delle Feste.
Vediamo quali sono gli ingredienti per preparare la Burrida alla Cagliaritana.
Ingredienti (x 4 persone)
2 gattuccci
250 gr di noci sgusciate
2 spicchi d’aglio
1 cipolla
1 bicchiere d’olio extravergine d’oliva Atzeni
2 bicchieri di aceto di vino bianco
3-4 foglie di alloro
sale q.b
Preparazione
Fase 1. pulitura del pesce
Lavate e spellate i gattucci di mare, poi privateli delle interiora e mettete da parte il fegato, che vi servirà per preparare la salsa. Tagliate il pesce a piccoli tranci e fateli bollire in acqua bollente salata con 3-4 foglie di alloro.
Fase 2: preparazione della salsa
Ora dovrete preparare la salsa in cui poi andrà immerso il nostro gattuccio.
Sminuzzate le noci con un mortaio e tenetele da parte.
Fate un soffritto di cipolla e aglio, aggiungete i fegatini del pesce e lasciate rosolare. Aggiungete ora le noci precedentemente preparate, mescolate il tutto fino a far amalgamare bene gli ingredienti.
Ora potete aggiungere l’aceto, un po di sale e far bollire ancora qualche minuto.
Ora spegnete la fiamma e aggiungete il vostro gattuccio bollito alla salsetta così preparata, mescolate bene in modo che il pesce sia ben coperto dalla salsa.
Fate sfreddare e conservare in frigorifero almeno un giorno prima di servirlo!
Sentirete che delizia!
Quale vino abbiniamo alla Burrida?
Un piatto di mare così succulento si sposa benissimo con un vino bianco frizzante come il Vermentino Doc di Sardegna: il suo gusto secco e gradevole esalta il gusto deciso e intenso della Burrida alla Cagliaritana.
Provare per credere..il vostro palato ringrazierà!
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Il Carnevale è alle porte e per non farci cogliere impreparati perché non iniziare a pensare a qualche sfizioso dolcetto per festeggiare in allegria?
Abbiamo pensato di aiutarvi a preparare le Zeppole o frittelle di Carnevale, dette in sardo “Is Zippulas”: si tratta di dolci fritti tipici sardi adorati dai bambini ma che soddisfano tutti i palati, anche degli adulti!
Mettiamoci all’opera!
Per preparare delle ottime zeppole sarà fondamentale avere una buona lievitazione: spesso elevate condizioni di umidità ostacolano infatti la buona riuscita, ma noi prenderemo degli accorgimenti per ottenere un risultato eccellente!
La prima cosa che dovrete fare prima ancora di preparare gli ingredienti è scegliere accuratamente il contenitore o la terrina in cui lavorare l’impasto: in Sardegna si chiama “scivedda” l’alto contenitore di terracotta adatto alla preparazione delle zeppole, ma si può utilizzare anche un altro contenitore, purché alto e capiente per non ostacolare la lievitazione. Ora vediamo cosa ci servirà per preparare le zeppole.
Ingredienti
Preparazione
Sciogliete il panetto di lievito in un bicchiere di latte caldo, poi mescolate tutti gli ingredienti in un contenitore alto e capiente (possibilmente in terracotta e appena riscaldato): in ordine dunque verserete la farina a fontana, al centro le uova, poi la scorza grattugiata e il succo d’arancia, la bustina di vanillina ( e/o zafferano se preferite) senza mescolare.
Poi prima di passare a lavorare l impasto, inumidite le dita in un po d’acqua, in questo modo eviterete che vi si attacchi alle mani: lavorate quindi tutti gli ingredienti aggiungendo poi poco per volta il latte in cui avrete sciolto il lievito di birra, e solo ad ultimo il liquore.
L’impasto dovrà essere lavorato finché non diventerà compatto e sodo, e dovrà essere ” sbattuto” dal basso verso l’alto per incorporare aria e favorire la lievitazione.
Ora lasciate riposare il tutto per almeno 2 ore coprendo l’impasto con una coperta e facendo in modo di posizionarlo in un luogo privo di umidità per favorire la lievitazione.
Quando il volume dell’impasto sarà raddoppiato…sarete pronti per friggere!
Frittura
Fate scaldare bene l’olio da frittura (di semi o di arachidi) in una padella capiente e larga, inumiditevi le mani e prelevate un po di impasto cercando di dargli la forma di una ciambella, praticando un buco al centro.
Potete aiutarvi anche con un imbuto, in cui verserete dell’ impasto e poi lo farete scivolare nell’olio caldo dandogli la forma desiderata.
Friggete le vostre zeppole nell’olio finché non saranno dorate, asciugatele nella carta assorbente e poi passatele nello zucchero da entrambi i lati. Non rimane altro che assaggiarle…e farci sapere com’erano!
Quale vino per gustare le zeppole?
Non si può assaggiare una simile prelibatezza senza sorseggiare un bicchiere di buon vino, magari un Vermentino Doc di Sardegna, fresco e frizzante!
Il Vermentino di Sardegna DOC è un vino bianco delicato, le sue note fruttate si accompagnano alla perfezione con i sapori del nostro dolce tipico di Carnevale, le Zeppole!
Prosit!
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Gli spaghetti alla bottarga rientrano a buon titolo fra le ricette tipiche della Sardegna.
Un piatto semplice, di facile realizzazione per tutti, che richiede pochi ingredienti ma dei quali è fondamentale la qualità.
Come sempre il consiglio è quello, ove possibile, di affidarsi per questa ricetta a dei prodotti di origine sarda, che ne garantiscano il più possibile la qualità e il gusto!
Ingredienti
Preparazione
Portare a ebollizione l’acqua salata per cuocere gli spaghetti.
Nell’attesa che l’acqua raggiunga il punto di ebollizione, grattugiare la bottarga. La quantità di bottarga grattugiata deve essere abbondante, non abbiate paura di esagerare!
Sbucciate anche 1-2 spicchi d’aglio, a seconda del profumo. È impostante che gli spicchi non siano rinsecchiti.
A questo punto divideteli in due rimuovendo il germoglio al loro interno e tritateli posizionando l’aglio all’interno del contenitore su cui andrete a condiere e servire il piatto. Con l’aiuto di una forchetta, premete l’aglio sulle “pareti” del recipiente e fatelo poi depositare sul fondo.
A questo punto, versate all’interno del contenitore un buon quantitativo di olio extravergine d’oliva Atzeni.
Per quanto riguarda l’olio, l’ideale sarebbe un buon olio extravergine d’oliva sardo fruttato.
Prendete quindi un pugno di bottarga precedentemente grattugiata e versatela all’interno del contenitore. Amalgamate il tutto con un cucchiaio di legno, muovendo contemporaneamente il recipiente al fine che il condimento unga anche le pareti esterne precedentemente aromatizzate con l’aglio.
A questo punto versate all’interno del contenitore gli spaghetti, cotti al dente, avendo cura di conservare un po dell’acqua di cottura. In alternativa potrete pescare gli spaghetti direttamente dalla pentola di cottura, senza utilizzare uno scolapasta, e riporli ancora gocciolanti con l’ausilio di un forchettone.
Aggiungete quindi un filo d’olio e spolverate il tutto con la bottarga rimasta.
Una bella mescolata per rendere il condimento uniforme et voilà!
Avrete davanti un ottimo piatto di Spaghetti alla Bottarga!
Quale vino accompagnare agli Spaghetti alla Bottarga?
Il vino ideale per accompagnare un piatto a base di pesce è sicuramente un bianco.
Possiamo proporvi un ottimo Vermentino DOC di Sardegna, dal sapore secco, gradevole e persistente.
Servitelo in tavola a 8-12° C e gustatelo insieme al piatto che vi abbiamo appena proposto!
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Il maialino allo spiedo sardo (in sardo su porceddu) è una delle specialità gastronomiche più famose delle Sardegna nonchè probabilmente uno dei piatti più apprezzati dagli autoctoni dell’isola.
Ma quali sono le caratteristiche che lo contraddistinguono dal maialino allo spiedo proveniente da qualsiasi altra regione italiana?
Innanzitutto, il maialino è da latte, in genere di età compresa fra i 20 e i 40 giorni. Il peso oscilla fra i 5 e gli 8 Kg. Età e peso del maialino sono i fattori che influenzano in maniera maggiore il gusto particolare del maialino allo spiedo sardo.
Un maialino giovane e dal peso inferiore garantisce alle carni un sapore più delicato e succoso. Al contrario un maialino più grande o di età più “avanzata” ha un sapore più deciso e corposo.
Fondamentale anche il tipo di allevamento e l’alimentazione, così come il tipo di legna utilizzata per arrostire la cotenna. In genere la tradizione suggerisce il legno di ginepro o di ulivo, tuttavia anticamente in particolare per la fiammeggiatura della cotenna venivano utilizzati arbusti di mirto.
Preparazione alla cottura.
Prima della cottura il maialino viene privato delle interiora e la sua cotenna bruciata al fine di eliminare i peli.
Si procede quindi al posizionamento sullo spiedo e al condimento con il sale.
Contemporaneamente si preparano dei pezzi di lardo che verranno utilizzati nel corso della cottura per insaporire le carni.
Cottura.
Il maialino viene posizionato sulla brace ardente, alla quale per conferire un particolare aroma vengono spesso aggiunte delle foglie di mirto. I tempi di cottura dipendono dalle dimensioni del porceddu, tuttavia sono in genere compresi fra le 2 ore e mezza e le tre ore.
Durante la cottura si utilizza il lardo precedentemente preparato, scaldandolo sulle braci e spennellandolo successivamente sulle carni in cottura.
A cottura terminata il maialino viene riposto per circa un’ora a riposare su un letto di foglie e ramoscelli di mirto.
Quale vino accompagnare al maialino allo spiedo sardo?
Il vino ideale per accompagnare un piatto simbolo della Sardegna è uno dei vini ugualmente più famosi e apprezzati dell’Isola: il Cannonau.
Il Cannonau di Sardegna è un vino dal sapore forte e deciso, ideale per accompagnare piatti a base di carne come arrosti e selvaggina di piuma e di pelo.
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