In una padella rosolare la salsiccia tagliata a pezzetti assieme alla cipolla fatta a fettine sottili, quando la cipolla inizierà ad imbiondirsi aggiungete i pomodori e fate cuocere a fuoco lento per circa 45 minuti. 10 minuti prima della fine della cottura si aggiungerà lo zafferano mescolando bene per distribuirlo uniformemente. Quando saranno trascorsi 30 minuti ponete una pentola d’acqua salata sul fuoco e cuocete i malloreddus al dente, poi scolateli e conditeli col sugo di salsiccia, condendo con abbondante pecorino grattugiato
180 g di linguine
180 g di asparagi selvatici
50 g di polpa di ricci di mare
peperoncino piccante secondo il proprio gusto
1 spicchio di aglio
2 cucchiai di olio extravergine di oliva
sale
Le linguine ai ricci di mare con asparagi selvatici e peperoncino sono un primo piatto semplice e veloce da preparare ma di grande effetto, con un particolarissimo “sapore di mare” che si sposa con il gusto deciso degli asparagi selvatici ed è esaltato dal peperoncino piccante.
Per prepararli, innanzitutto Per prepararle, innanzitutto mettere a bagno gli asparagi selvatici in acqua fredda, quindi sciacquarli accuratamente ma delicatamente. Eliminare la parte legnosa del gambo e cuocere le punte tenere al vapore per 7-8 minuti (in caso di utilizzo della pentola a pressione, dimezzare il tempo di cottura). Nel frattempo, portare ad ebollizione una pentola d’acqua, salare e cuocervi le linguine.
Scaldare in una padella l’olio d’oliva e farvi rosolare lo spicchio d’aglio sbucciato e schiacciato e il peperoncino piccante tritati; quando l’aglio inizierà a dorarsi unire gli asparagi e farli insaporire per qualche istante a fuoco vivace, quindi scolare al dente anche le linguine e farle saltare per qualche minuto con gliasparagi.
Aggiungere infine la polpa dei ricci di mare e spegnere il fuoco (i ricci, molto delicati, cuoceranno in pochi istanti a contatto con la pasta bollente). Mescolare bene per ditribuire il condimento e servire subito, ben calde, le linguine ai ricci di mare con asparagi selvatici e peperoncino.
I gnocchetti sardi o “malloreddus” sono un piatto tipico della cucina sarda, sempre presenti nei menu’ “tradizionali” si preparano solitamente al sugo preferibilmente con un buon ragù di salsiccia, ma oggi vogliamo proporvi un’altra versione: stiamo parlando dei gnocchetti in salsa di noci e speck.
Questa ricetta renderà il vostro primo piatto senza dubbio più sostanzioso ma il risultato sarà davvero soddisfacente e soprattutto gustoso!
Preparare i gnocchetti in salsa di noci e speck è abbastanza semplice, non richiederà nemmeno tanto tempo, vediamo quindi come fare e quali ingredienti utilizzare.
Ingredienti (x 4 persone)
400 g di gnocchetti sardi
80 g di speck
20 noci
1 cipolla
2 cucchiai di olio extravergine di oliva Atzeni
prezzemolo tritato q.b.
sale q.b.
1 spicchio di aglio
Preparazione
Per prima cosa dovete preparare la salsa di noci: in un pentolino sbollentate le noci per qualche minuto, poi spellatele e mettetele da parte.
Ora dovrete tritarle, potete farlo a mano con un mortaio o utilizzando il frullatore: unite i gherigli di noce all‘olio d’oliva, poi aggiungete il prezzemolo tritato, un pizzico di sale e non appena la salsa risulterà cremosa la metterete in un pentolino sul fuoco: aggiungete uno spicchio d’aglio e fate cuocere qualche minuto. Togliete l’aglio e spegnete la fiamma.
Nel frattempo riscaldate un cucchiaio di olio extravergine d’oliva e fate rosolare per pochi minuti lo speck tagliato a listarelle e la cipolla tagliata finemente, quindi aggiungete la salsa di noci precedentemente preparata mescolate il tutto e spegnete la fiamma.
Cuocete quindi i gnocchetti in abbondante acqua salata, scolate al dente e versate nel sugo di noci e speck, terminate la cottura facendo insaporire per pochi minuti a fuoco lento.
Servite caldi i gnocchetti in salsa di noci e speck con una spolverata di grana grattugiato e accompagnate ad un buon vino rosso corposo, come il Cannonau Doc di Sardegna Atzeni.
Qui potete trovare il Cannonau di Sardegna Doc prodotto dalla nostra Azienda
Quella che vi proponiamo oggi è una ricetta tipica sarda, molto semplice e casereccia ma altrettanto gustosa e saporita: il “mazzamurru” per usare il dialetto, altro non sarebbe che il pane raffermo con il pomodoro.
Il mazzamurru è un piatto economico o cosi detto “povero” che ha fatto la storia della cucina sarda in quanto veniva consumato dalle famiglie in tempi di crisi, si è tramandato di generazione in generazione rimanendo uno dei piatti forti della tradizione sarda, pur nella sua semplicità.
Preparare il “mazzamurru” è infatti molto semplice, richiede pochissimi ingredienti e si cucina in pochi passaggi, ecco come fare e quali sono gli ingredienti per prepararlo.
Ingredienti ( x 4 persone)
500 g di pane raffermo (o civraxiu)
600 g di pomodori da sugo
pecorino sardo grattugiato q.b.
2 cucchiai di olio extravergine di oliva Atzeni
sale q.b.
1 cipolla
3/4 foglie di basilico
Preparazione
Iniziate a preparare il sugo di pomodoro fresco: in una pentola dal fondo antiaderente fate rosolare la cipolla tagliata finemente in due cucchiai di olio extravergine d’oliva, poi aggiungete i pomodori che avrete accuratamente lavato, spellato e passato con il passapomodoro.
Aggiungete quindi le foglie di basilico, una presa di sale e fate cuocere il sugo a fuoco lento.
Nel frattempo fate bollire una pentola d’acqua salata, una volta giunta ad ebollizione immergetevi il pane tagliato a fette non troppo sottili, fatele cuocere, poi scolatele bene.
Sul fondo di una pirofila versate uno strato di sugo e sopra versate il formaggio grattugiato, quindi disponete le fette di pane appena cotte, quindi procedete con un nuovo strato di sugo, formaggio e pane, e continuate così fino ad esaurimento degli ingredienti.
Quando il pane avrà assorbito tutto il condimento il vostro piatto sarà pronto!
Servite dunque caldo il “mazzamurru” e gustatelo con un buon vino corposo come il Monica Doc di Sardegna Atzeni alla temperatura ideale di 18°.
Qui potete trovare il Monica Doc prodotto dalla nostra Azienda!
Oggi vi proponiamo una specialità caratteristica della tradizione gastronomica sarda, uno dei piatti più richiesti soprattutto in questo periodo, stiamo parlando delle orziadas o anemoni di mare.
Le orziadas sono molto ricercate in Sardegna ma non sempre è possibile trovarle nei ristoranti, sono molto apprezzate per il loro gusto e il loro sapore di mare intenso, si possono cucinare in molti modi soprattutto in abbinamento ai ricci per condire la pasta, ma la versione che oggi vi proponiamo è quella delle orziadas fritte.
La preparazione è semplice e veloce, non richiede molto tempo se non quella necessaria ad impanarle e friggerle, ma il risultato è assicurato, in pochi passaggi avrete un secondo piatto di mare veramente succulento.
Vediamo quindi come fare a preparare le orziadas fritte e quali sono gli altri ingredienti che dovremo utilizzare.
Ingredienti (x 4 persone)
500 g di orziadas
40 g farina 00
40 di semola
olio extravergine di oliva Atzeni
1 limone
sale q.b.
Preparazione
Lavate con cura le anemoni di mare per eliminare tutte le impurità depositate tra i tentacoli: si raccomanda di prestare attenzione in questa fase in quanto gli stessi tentacoli possono essere urticanti.
A questo punto dovete scolarle e farle asciugare molto bene le orziadas depositandole su un panno da cucina prima di procedere ad impanarle e quindi alla frittura.
Ora in un piatto mescolate farina e semola, aggiungete un pizzico di sale e infarinate quindi le anemoni di mare, girandole più volte per far in modo che l’infarinatura sia uniforme e si estenda ad entrambi i lati.
Quindi versate le anemoni di mare nell’olio bollente, da entrambi i lati, quindi scolate per bene su un o due di carta assorbente da cucina.
Servite tiepide le orziadas o anemoni di mare con una spruzzata di limone e accompagnando con un Vermentino Doc di Sardegna Atzeni, servito alla temperatura ideale di 8/12°.
Buon Appetito!
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Ecco per voi la ricetta di un’altro delizioso dolce del periodo Carnevalesco: i brugnoli di ricotta o castagnole.
I brugnoli o brugnolusu in sardo sono delle palline fritte a base di ricotta o formaggio fresco che vengono chiamate anche castagnole perchè appunto la loro forma tondeggiante richiama quella delle castagne.
Si tratta di un dolce molto diffuso nella tradizione dolciaria sarda e preparato originariamente soprattutto nel periodo Pasquale, ma ora, insieme alle zeppole e ai fatti fritti, è uno dei dolci tipici del Carnevale Sardo.
Vediamo allora cosa ci servirà per la nostra gustosissima ricetta!
Ingredienti
600 g di ricotta fresca
300 g di zucchero semolato
200 g di farina
1 bicchierino di acquavite ( o fil’e ferru)
2 uova intere e 2 tuorli
1 bustina di vanillina
1 bustina di lievito per dolci
la scorza grattuggiata di due arance o due limoni
zafferano
un pizzico di sale
zucchero (per decorare)
olio per friggere
Preparazione
In una terrina amalgarmate la ricotta dopo averla schiacciata bene con una forchetta al resto degli ingredienti, tranne la farina: dunque unite dapprima lo zucchero alla ricotta mescolando per bene, poi aggiungete le due uova sbatutte e le altre due intere, amalgamate bene.
Ora potete aggiungere la bustina di lievito per dolci, lo zafferano, la scorza grattuggiata delle arance ( o di due limoni se preferite): lavorate bene l’impasto fino a far amalgamare bene tutti gli ingredienti. Versate a questo punto la farina, mescolate nuovamente finchè non avrete ottenuto un composto liscio ed omogeneo, fate riposare per almeno mezz’ora.
Trascorso il tempo di riposo del vostro impasto potete passare alla frittura: formate con le mani o aiutandovi con un cucchiaio delle palline di impasto e gettatele nell’olio caldo.
Giratele ogni tanto nell’olio in modo che cuociano uniformemente e toglietele solo quando avranno assunto un colore dorato-rossastro, scolatele bene e cospargetele di zucchero semolato!
Gustate i vostri brugnoli ancora caldi e accompagnateli ad un buon bicchiere di Vermentino
Doc di Sardegna frizzante, servito preferibilmente alla temperatura di 8-12 °
Conoscete un modo migliore per festeggiare il Carnevale? Buon Appetito!
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Si avvicina la Primavera e la voglia di gustare piatti leggeri e di mare: perchè non proviamo a preparare una sfiziosa zuppa di cozze?
La zuppa di cozze è un piatto tipico molto presente nelle tavole sarde, può essere presentato come antipasto ma si può tranquillamente gustare come un secondo piatto leggero, in abbinamento solitamente a dei crostini di pane abbrustolito o accompagnata dal pane carasau.
Per preparare la zuppa di cozze ci serviranno davvero pochi ingredienti, ma il vero segreto è un buon sugo, piccante e denso al punto giusto. Iniziamo?
Ingredienti (x 4 persone)
1,5 kg di cozze
300 g di pomodori o polpa di pomodoro
2 spicchi d’aglio
1 cipolla
2/3 bicchieri di vino bianco
sale q.b
peperoncino
prezzemolo
2/3 cucchiai di olio extravergine d’oliva Atzeni
pane casereccio
Preparazione
Lavate accuratamente le cozze, sciacquandole sotto l’acqua e privandole della barbetta.
Preparate il sugo in una casseruola: dapprima soffriggete un trito di aglio e cipolla sminuzzata in 2 o 3 cucchiai di olio extravergine d’oliva Atzeni fino a doratura. Aggiungete anche il prezzemolo tritato, il peperoncino a pezzetti e il vino bianco che farete evaporare completamente.
A questo punto aggiungete i pomodori pelati, il sale e lasciate cuocere.
Nel frattempo in un’altro tegame basso e capiente farete cuocere le vostre cozze pulite in un soffritto di cipolla e aglio, lasciando che scaccino il liquido di cottura, che dovrete mettere da parte e filtrare accuratamente.
Spegnete la fiamma, aggiungete le vostre cozze e l’acqua di cottura filtrata al sugo precedentemente preparato.
Mescolate, aggiustate di sale e fate cuocere finchè il sugo non raggiungerà la consistenza desiderata. Spegnete la fiamma.
Preparate delle bruschette abbrustolendo delle fette di pane casereccio irrorate di olio e aglio, disponetele nel piatto e versate la vostra zuppa di cozze.
Accompagnatela con i crostini..e buon appetito!
Quale vino abbinare alla zuppa di cozze?
Un piatto di mare così gustoso e casereccio non può che abbinarsi alla perfezione con un buon vino bianco come il Vermentino Doc di Sardegna.
Il Vermentino Doc si presenta intenso e delicato al palato, servito alla temperatura ideale di 18 ° arricchirà il vostro succulento piatto! Da provare!
Qui potete trovare il Vermentino di Sardegna DOC prodotto dalla nostra Azienda!
Mancano più di due mesi alla Pasqua ma noi vogliamo iniziare a proporvi qualche ricetta per sorprendere i vostri ospiti nei giorni di Festa..meglio giocare d’anticipo!
Uno dei piatti che regna sovrano nelle tavole sarde in occasione della Pasqua è senza dubbio l’agnello: oggi lo abbiniamo ai carciofi, un classico della cucina sarda, facile da preparare e veramente gustoso.
Ecco una ricetta semplice e alla portata di tutti.
Ingredienti (x 4 persone)
1 kg di carne di agnello tagliati a pezzi
8 carciofi sardi spinosi
2 spicchi d’aglio
una cipolla
prezzemolo
2/3 cucchiai di olio extravergine d’oliva Atzeni
sale q.b.
un bicchiere di vino bianco secco
Preparazione
In un tegame ampio e capiente fare scaldare 2 o 3 cucchiai di olio extravergine d’oliva Atzeni, soffriggete due spicchi d’aglio e un trito di cipolla fino a farli imbiondire, poi toglieteli e versate la carne di agnello a pezzettoni.
Abbassate la fiamma e mescolate di tanto in tanto con un cucchiaio di legno, lasciate cuocere almeno mezz’ora senza aggiungere acqua in modo da non diluire il sugo della carne.
A metà cottura sollevate il coperchio e aggiungete un pizzico di sale, un bicchiere di vino bianco secco e mescolate, sempre mantenendo il fuoco molto basso.
Mentre la carne cuoce preparate i carciofi: privateli delle foglie dure più esterne e tagliate le teste in pezzi grossi che aggiungerete all’agnello in cottura insieme ad un trito di prezzemolo.
Alzate la fiamma, aggiustate di sale e lasciate cuocere ancora una ventina di minuti circa, fino a completare la cottura dei carciofi.
Spegnete la fiamma e gustate il vostro piatto!
Quale vino abbinare all’agnello con i carciofi?
L’agnello con i carciofi è un piatto tipico sardo dai sapori intensi che si sposano perfettamente con un buon vino rosso corposo come il Cannonau Doc di Sardegna
Il Cannonau Doc è forte e deciso, la vera essenza del vino della Sardegna: portatelo in tavola e gustatelo alla temperatura ideale di 18° insieme al vostro piatto.
Buon Appetito!
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Gli spaghetti alla bottarga rientrano a buon titolo fra le ricette tipiche della Sardegna.
Un piatto semplice, di facile realizzazione per tutti, che richiede pochi ingredienti ma dei quali è fondamentale la qualità.
Come sempre il consiglio è quello, ove possibile, di affidarsi per questa ricetta a dei prodotti di origine sarda, che ne garantiscano il più possibile la qualità e il gusto!
Ingredienti
Preparazione
Portare a ebollizione l’acqua salata per cuocere gli spaghetti.
Nell’attesa che l’acqua raggiunga il punto di ebollizione, grattugiare la bottarga. La quantità di bottarga grattugiata deve essere abbondante, non abbiate paura di esagerare!
Sbucciate anche 1-2 spicchi d’aglio, a seconda del profumo. È impostante che gli spicchi non siano rinsecchiti.
A questo punto divideteli in due rimuovendo il germoglio al loro interno e tritateli posizionando l’aglio all’interno del contenitore su cui andrete a condiere e servire il piatto. Con l’aiuto di una forchetta, premete l’aglio sulle “pareti” del recipiente e fatelo poi depositare sul fondo.
A questo punto, versate all’interno del contenitore un buon quantitativo di olio extravergine d’oliva Atzeni.
Per quanto riguarda l’olio, l’ideale sarebbe un buon olio extravergine d’oliva sardo fruttato.
Prendete quindi un pugno di bottarga precedentemente grattugiata e versatela all’interno del contenitore. Amalgamate il tutto con un cucchiaio di legno, muovendo contemporaneamente il recipiente al fine che il condimento unga anche le pareti esterne precedentemente aromatizzate con l’aglio.
A questo punto versate all’interno del contenitore gli spaghetti, cotti al dente, avendo cura di conservare un po dell’acqua di cottura. In alternativa potrete pescare gli spaghetti direttamente dalla pentola di cottura, senza utilizzare uno scolapasta, e riporli ancora gocciolanti con l’ausilio di un forchettone.
Aggiungete quindi un filo d’olio e spolverate il tutto con la bottarga rimasta.
Una bella mescolata per rendere il condimento uniforme et voilà!
Avrete davanti un ottimo piatto di Spaghetti alla Bottarga!
Quale vino accompagnare agli Spaghetti alla Bottarga?
Il vino ideale per accompagnare un piatto a base di pesce è sicuramente un bianco.
Possiamo proporvi un ottimo Vermentino DOC di Sardegna, dal sapore secco, gradevole e persistente.
Servitelo in tavola a 8-12° C e gustatelo insieme al piatto che vi abbiamo appena proposto!
Qui potete trovare il Vermentino di Sardegna DOC prodotto dalla nostra Azienda!