I gnocchetti sardi o “malloreddus” sono un piatto tipico della cucina sarda, sempre presenti nei menu’ “tradizionali” si preparano solitamente al sugo preferibilmente con un buon ragù di salsiccia, ma oggi vogliamo proporvi un’altra versione: stiamo parlando dei gnocchetti in salsa di noci e speck.
Questa ricetta renderà il vostro primo piatto senza dubbio più sostanzioso ma il risultato sarà davvero soddisfacente e soprattutto gustoso!
Preparare i gnocchetti in salsa di noci e speck è abbastanza semplice, non richiederà nemmeno tanto tempo, vediamo quindi come fare e quali ingredienti utilizzare.
Ingredienti (x 4 persone)
400 g di gnocchetti sardi
80 g di speck
20 noci
1 cipolla
2 cucchiai di olio extravergine di oliva Atzeni
prezzemolo tritato q.b.
sale q.b.
1 spicchio di aglio
Preparazione
Per prima cosa dovete preparare la salsa di noci: in un pentolino sbollentate le noci per qualche minuto, poi spellatele e mettetele da parte.
Ora dovrete tritarle, potete farlo a mano con un mortaio o utilizzando il frullatore: unite i gherigli di noce all‘olio d’oliva, poi aggiungete il prezzemolo tritato, un pizzico di sale e non appena la salsa risulterà cremosa la metterete in un pentolino sul fuoco: aggiungete uno spicchio d’aglio e fate cuocere qualche minuto. Togliete l’aglio e spegnete la fiamma.
Nel frattempo riscaldate un cucchiaio di olio extravergine d’oliva e fate rosolare per pochi minuti lo speck tagliato a listarelle e la cipolla tagliata finemente, quindi aggiungete la salsa di noci precedentemente preparata mescolate il tutto e spegnete la fiamma.
Cuocete quindi i gnocchetti in abbondante acqua salata, scolate al dente e versate nel sugo di noci e speck, terminate la cottura facendo insaporire per pochi minuti a fuoco lento.
Servite caldi i gnocchetti in salsa di noci e speck con una spolverata di grana grattugiato e accompagnate ad un buon vino rosso corposo, come il Cannonau Doc di Sardegna Atzeni.
Qui potete trovare il Cannonau di Sardegna Doc prodotto dalla nostra Azienda
Oggi vogliamo dedicare il nostro articolo del giorno alla cucina sarda: tanto parliamo di ricette sarde, di abbinamenti ideali ai Vini della Sardegna ma poco ci fermiamo ad esaltarne le caratteristiche, ad analizzarne gli influssi e le origini, ma soprattutto a sfatarne i luoghi comuni, che troppo spesso la vorrebbero descrivere come una cucina povera, di pastori e contadini, fatta dunque solo di cibi semplici e poco elaborati.
Per omaggiare la cucina sarda oggi usiamo le parole di Tonino Mulas, Presidente della FASI ” Federazione Associazioni Sarde in Italia”.
Ecco come ne parla nella Prefazione della “Guida ai Ristoratori Sardi a Milano”:
“La cucina sarda presenta delle particolarità a dir poco interessanti, perché, come ricordano in molti, la Sardegna è la terra orientale più ad Occidente del Mediterraneo. E’ questa la sua particolarità.
E’ stato ed è un crocevia. E’ una terra dove tutto cambia nel rispetto delle origini: dove persistono piatti in uso tra i fenici, dove da sempre si prepara la Feta meglio che in Grecia e con più grande equilibrio, dove regna il Cannonau, che uno studio internazionale ha scoperto essere il più antico vitigno da vino di tutto il mondo.
Quella sarda è una cucina di sintesi, sana, che profuma di macchia, oppure che si attarda sulle lunghe cotture delle salse alla spagnola e sulle miscele delle erbe a cominciare dal timo, dalla menta, dall’uso del mirto e degli agrumi.
E’ una cucina attenta alle proporzioni, all’eleganza della presentazione.
Persino portare in tavola il classico porcetto diventa un fatto d’arte, da servire su un letto di foglie di mirto e in un contenitore di sughero, il cui colore si sposa con quello delle carni dei giovani animali bruniti da una lenta cottura.
Ma prendete le forme dei pani di festa e di sposalizio: sono un monumento al ritmo stilistico e alla bellezza formale.
Prendono le forme di cuori, di alberi della fortuna, di maschere, di persone e animali, da intarsiare e impreziosire con ricami che rimandano a certe infiorature gotiche, alla lavorazione a filigrana e all’eleganza del merletto fiammingo.
Niente dalla cucina sarda è lasciato al caso, perché sono preparazioni ragionate. Basta osservare le caratteristiche dei piccoli malloreddus rigati e cavi per assorbire il sugo, o di sos ” culurzones“, profumati e chiusi a sacco e orlati nelle bordure …..
La Sardegna è sempre stata un’isola di approdi e scambi.
Ultimo zoccolo di Atlantide, affermano gli studiosi, isola delle colonne d’Ercole e unico luogo di tutto il Mediterraneo Occidentale con un tempio a Ziqqurat simile a quelli della Mesopotamia.
Un popolo strano che ha sempre bevuto latte, yogurt e latte acidulato. Per questo ha il numero di centenari più alto d’Europa.
Perché ha sempre mangiato rispettando il cibo, non imbarbarendolo con strani miscugli che celano i sapori.
Per questo è una cucina raffinata, zen, lenta ed equilibrata. Ma non semplice, anzi, proprio il contrario.”
La Sardegna è la Terra del buon cibo, patria di antiche tradizioni culinarie: tra queste rientra a pieno titolo uno dei piatti più succulenti e facili da preparare che ha conquistato i palati di tutto il mondo, stiamo parlando dei Gnocchetti alla Campidanese detti in dialetto Malloreddus.
I Malloreddus sono un piatto tipico del Campidano, l’area meridionale della Sardegna da cui prende nome la tradizionale ricetta dei gnocchetti, gustosa e semplice da preparare.
I Gnocchetti alla Campidanese, il cui nome dialettale Malloreddus ( Vitellini) deriverebbe dalla loro forma panciuta associata ai piccoli vitellini, sono dei piccoli gnocchi di farina e semola preparati con ingredienti locali, come salsiccia e zafferano, che li rendono appetitosi e perfetti anche come piatto unico.
Vediamo allora come preparare un buon primo piatto a base di Malloreddus, procuriamoci il necessario:
Ingredienti per quattro persone
Preparazione
Tritate finemente la cipolla uno spicchio d’aglio e fateli rosolare in una casseruola con 2/3 cucchiai di olio extravergine d’oliva Atzeni precedentemente riscaldato.
Aggiungete a questo punto la salsiccia fresca a pezzi e il basilico sminuzzato e lasciate cuocere a fuoco lento per 10-15 minuti fino a doratura.
Ora potete aggiungere i pomodori pelati e un pizzico di sale mescolando di tanto in tanto con un cucchiaio di legno, abbassate ulteriormente la fiamma fino a completare la cottura e aggiungete solo alla fine una bustina di zafferano continuando a mescolare fino a completo scioglimento.
Ora che il nostro sugo alla Campidanese è pronto possiamo cuocere la pasta: gettate i Malloreddus in abbondante acqua salata, scolateli al dente e finite di cuocerli versandoli nella casseruola con il sugo precedentemente preparato, a cui aggiungerete un cucchiaio dell’acqua salata.
Ora potete impiattare e condire con del formaggio grattugiato a piacimento.
Quale vino abbinare ai Gnocchetti alla Campidanese?
Ad un piatto dai sapori forti e decisi come i Gnocchetti alla Campidanese si accompagna molto bene un vino rosso corposo come il Monica di Sardegna DOC.
Il Monica di Sardegna DOC è un vino avvolgente ed intenso che si sposa perfettamente con la carne e i primi piatti: servito alla temperatura consigliata di 16° C arricchirà delicatamente la vostra ricetta.
Non ci resta che augurarvi Buon Appetito!
Qui potete trovare il Monica di Sardegna DOC prodotto dalla nostra Azienda!