160 g di riso 6 g di foglioline di salvia 1 rametto di rosmarino 2 foglie di alloro 30 g di porro peperoncino piccante a volontà! brodo vegetale 150 ml di vino Cannonau 2 cucchiai di olio extravergine di oliva formaggio pecorino grattugiato sale
Il risotto piccante al Cannonau con erbe aromatiche e peperoncino è un primo piatto profumatissimo e dal gusto deciso, preparato con il nostro vino rosso corposo e saporito tipico della Sardegna.
Per prepararlo, innanzitutto lavare e lasciar asciugare le foglioline di salvia e rosmarino, quindi tritarle finemente insieme a del peperoncino piccante. Lavare le foglie di alloro e lasciarle intere. Pulire il porro eliminando la parte verde più coriacea e tagliarlo a rondelle sottilissime.
Far rosolare il porro in un tegame con due cucchiai di olio extravergine di oliva; quando inizierà ad ammorbidirsi unire le erbe aromatiche (salvia, rosmarino e alloro) e il peperoncino e far insaporire per qualche istante.
Unire quindi il riso e farlo tostare per qualche istante. Quando i chicchi di riso avranno assunto un aspetto traslucido, sfumare con il vino Cannonau Doc Atzeni e far evaporare a fuoco vivace.
Iniziare quindi a unire il brodo vegetale caldo, un mestolo per volta, per permettere al riso di assorbirlo. Proseguire la cottura a fuoco moderato e tegame coperto, ma mantenendo sempre un discreto bollore. Di tanto in tanto aggiungere del brodo e mescolare, senza lasciare mai che il riso si asciughi fino a quando non sarà cotto al dente.
A questo punto scoprire di nuovo il tegame, aggiustare di sale e terminare la cottura del riso, in modo che la pietanza si asciughi leggermente ma non troppo.
A cottura ultimata mantecare il risotto con il formaggio pecorino grattugiato, quindi servire ben caldo il risotto piccante al Cannonau con erbe aromatiche e peperoncino.
Naturalmente da abbinare con un bicchiere di Cannonau Doc Atzeni servito alla temperatura di 18°C. Per gustare al meglio il suo sapore, la scaraffatura deve avvenire circa un’ora prima della mescita.
Oggi vi proponiamo di preparare un primo piatto gustoso e nutriente ma soprattutto perfetto per il periodo estivo: l’orzo al radicchio.
L’orzo è un’ottima alternativa al riso e alla pasta, è un vero e proprio concentrato di salute e si può cucinare esattamente alla maniera di un risotto, dunque si tratta di una preparazione semplice e veloce, alla portata di tutti insomma.
L’orzo al radicchio è un primo piatto da gustare anche freddo, ricco di vitamine e molto leggero, ma soprattutto veloce da preparare anche perché sceglieremo l’orzo perlato, la cui cottura è molto rapida.
Vediamo quindi come preparare un buon orzotto al radicchio e quali ingredienti utilizzare.
Ingredienti (x 4 persone)
300 g di orzo perlato
1 bicchiere di vino bianco
300 g di radicchio rosso
1 cipolla
2 cucchiai di olio extravergine di oliva Atzeni
sale q.b.
grana grattugiato q.b.
Preparazione
Iniziate a pulite il radicchio privandolo delle foglie dure più esterne, lavatelo accuratamente sotto l’acqua e poi lasciatelo scolare per bene in uno scolapasta.
Nel frattempo fate rosolare la cipolla tagliata finemente in due cucchiai di olio extravergine di oliva, poi aggiungete l’orzo, mescolate e lasciate cuocere qualche minuto a fiamma bassa.
Ora aggiungete il radicchio tagliato a listarelle, alzate la fiamma e lasciatelo appassire, quindi sfumate con il vino bianco fino a farlo evaporare, mescolate con cura di tanto in tanto, quindi salate e se dovesse risultare un po’ troppo asciutto aggiungete acqua poco per volta.
Cuocete per 15-20 minuti circa mescolando spesso, poi a fiamma spenta aggiustate di sale e aggiungete una manciata di grana grattugiato.
Servite caldo l’orzotto al radicchio e gustatelo accompagnandolo ad un vino deciso e intenso come il Cannonau Doc di Sardegna Atzeni.
Buon appetito!
Qui potete trovare il Cannonau di Sardegna Doc prodotto dalla nostra Azienda
L’insalata di patate al verde è un ottimo contorno, fresco e gustoso da abbinare in particolar modo a secondi piatti di carne o da gustare in alternativa ad un primo piatto quando si ha voglia di cucinare qualcosa si semplice, veloce ma anche nutriente.
Le patate al verde sono una ricetta molto diffusa nella cucina sarda, dove prendono il nome di patate “a sa schiscionera” ovvero saltate in padella con olio, aglio e prezzemolo, ma se preferite potete semplicemente bollire le patate e aggiungere il condimento a crudo.
In tutte e due le versioni le patate al verde sono ottime e veloci da preparare, bastano davvero pochi ingredienti per realizzare questo piatto economico e gustoso, vediamo insieme quali sono.
Ingredienti (x 4 persone)
1 kg di patate
1 spicchio d’aglio
1 cipolla
2 cucchiai di olio extravergine di oliva Atzeni
1 cucchiaio di origano
1 mazzetto di prezzemolo
2 bicchieri d’acqua
sale q.b,
pepe q.b.
Preparazione
Per prima cosa sbucciate le patate, poi lavatele sotto l’acqua corrente, asciugatele con cura e tagliatele a cubetti.
Preparate un trito di aglio e prezzemolo e mettete da parte in una ciotola aggiungendovi anche olio d’oliva a piacimento, mescolate per bene.
Ora in una casseruola fate riscaldare due cucchiai di olio extravergine di oliva, e fate soffriggere la cipolla tagliata finemente e l’aglio, quando questo inizierà ad imbiondire versate le patate e due cucchiai del trito di aglio e prezzemolo precedentemente preparato.
Mescolate il tutto, salate, aggiungete una manciata di pepe e fate rosolare per qualche minuto.
A questo punto versate due bicchieri d’acqua o comunque una quantità d’acqua sufficiente a ricoprire completamente le patate, completate così la cottura a fiamma moderata.
Spegnete la fiamma e se necessario aggiustate di sale e aggiungete un’altra spolverata di prezzemolo tritato.
Servite le patate in verde tiepide e accompagnatele ad un buon bicchiere di Cannonau Doc di Sardegna Atzeni, perfetto in abbinamento ai piatti di terra e ideale per esaltare il gusto dell’insalata di patate in verde.
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La specialità che vi proponiamo oggi proviene dalla zona dell’Algherese, ma è una ricetta molto diffusa in tutte le zone e soprattutto in tutte le tavole sarde, stiamo parlando dell’agliata di polpo.
Il polpo in questa ricetta viene condito con uno speciale sughetto a base di aglio e pomodoro secco che prende appunto il nome di agliata, che darà alla vostra ricetta quel tocco in più di sapore e di gusto che la contraddistingue dalle altre preparazioni a base di polpo.
Il polpo in agliata è ottimo servito come antipasto, ma è perfetto anche come secondo piatto o piatto unico se si aggiungono le patate, è perfetto gustato freddo ma è delizioso anche appena tiepido, il nostro consiglio è comunque di prepararlo qualche ora prima di servirlo in modo da far insaporire bene il polpo nella sua salsetta.
Mettiamoci al lavoro e iniziamo subito a preparare l’agliata di polpo, ecco quali ingredienti dovremo utilizzare:
Ingredienti (x 4 /6 persone)
2 kg di polpo
500 g di pomodori secchi
5 spicchi d’aglio
2 peperoncini
1 mazzetto di prezzemolo
1/2 bicchiere di aceto
2 cucchiai di olio extravergine di oliva Atzeni
sale q.b.
alloro q.b.
Preparazione
Mettete a bollire il polpo pulito ed eviscerato in abbondante acqua salata, durante la cottura fatelo risalire tre o quattro volte utilizzando una forchetta e solo quando sarà morbido toglietelo e tagliatelo a pezzi, che metterete in un’insalatiera.
Ora preparata l’agliata: iniziate a dissalare i pomodori secchi immergendoli nell’acqua fresca, poi tritateli finemente con una mezzaluna, fate lo stesso con l’aglio, il peperoncino e il prezzemolo.
Fate riscaldare due cucchiai di olio extravergine d’oliva in una casseruola, soffriggete per alcuni minuti il trito di pomodori secchi, aglio, prezzemolo e peperoncino, aggiungete quindi qualche cucchiaio d’acqua.
Appena l’acqua sarà completamente evaporata aggiungete l’aceto, il sale e qualche foglia di alloro e continuate la cottura per dieci minuti circa.
Spegnete la fiamma, l’agliata è pronta: versatela sul polpo e lasciate insaporire un paio d’ore.
Potete gustare l’agliata di polpo fredda o tiepida in accompagnamento ad un vino rosso deciso come il Cannonau Doc di Sardegna Atzeni: tradizionalmente si accompagna ai piatti di carne ma si sposa alla perfezione con i piatti ben conditi e dai sapori forti.
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E’ vero che la carne di pollo è gustosa in tutti i modi ma perché non provare qualcosa di diverso dal solito cosciotto al forno o dal pollo in tegame?
La ricetta di oggi vi permetterà di cucinare il pollo con fantasia ma in poco tempo e con pochissimi ingredienti, stiamo parlando dei fusi di pollo alla paprika dolce, un secondo piatto semplice e veloce che darà quel tocco in più che spesso in cucina si ricerca ma che in questo caso otterrete davvero con poco!
Vediamo come preparare i fusi di pollo alla paprika dolce e quali ingredienti dovrete utilizzare.
Ingredienti ( x 4 persone)
8 fusi di pollo
4/5 cucchiai di pane grattugiato
2 cucchiai di paprika dolce
80 g di farina 00
2 uova
peperoncino in polvere q.b.
sale q.b.
1 o 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva Atzeni
Preparazione
Lavate accuratamente i fusi di pollo, asciugateli bene con carta assorbente da cucina e spellateli.
In una ciotola sgusciate le uova e sbattetele bene con una forchetta, poi aggiungete il sale e il peperoncino in polvere a piacimento, poi la paprika.
In una seconda ciotola versate invece il pane grattugiato, poi setacciate la farina e versatela in un terzo contenitore.
Ora dovrete passare ogni fuso di pollo dapprima nella farina, poi nella ciotola con le uova e infine nel pangrattato facendo in modo che aderisca bene ed eliminando le quantità eccedenti.
A questi punto i vostri fusi di pollo saranno pronti per essere infornati: riscaldate bene il forno e disponete i fusi in una teglia da forno ben oleata o meglio ancora rivestite la teglia con un foglio di carta forno e irrorate il tutto con olio extravergine d’oliva.
Cuocete a forno ben caldo rigirando di tanto in tanto fino a doratura, per una ventina di minuti circa.
Servite i fusi di pollo alla paprika dolce ben caldi con un buon bicchiere di Cannonau Doc di Sardegna Atzeni alla temperatura ideale di 18°.
Buon Appetito!
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Si avvicina la Pasqua e il protagonista indiscusso delle nostre tavole sarà sicuramente l’agnello!
Oggi abbiamo pensato ad una ricetta gustosa a base di agnello ma anche diversa dal solito: i piedini di agnello fritti, un’ottima idea per un antipasto originale o da servire in tavola come secondo piatto per completare magari un pranzo a base di carne.
Preparare i piedini di agnello fritti non richiede molto tempo e nemmeno tanti ingredienti.
Vediamo nel dettaglio cosa utilizzare per cucinare la nostra ricetta, perfetta per Pasqua ma sfiziosa per qualsiasi altra occasione.
Ingredienti ( x 4 persone)
12 piedini di agnello
2 cucchiai di farina
2 uova
1 mazzetto di prezzemolo
olio per friggere
sale q.b.
Preparazione
Pulite i piedini di agnello passandoli leggermente nella fiamma viva in modo da eliminare totalmente la peluria superficiale.
Poi lavateli accuratamente e metteteli a bollire in abbondante acqua salata per almeno due ore.
A questo punto scolateli con cura e lasciate intiepidire, poi disossateli e tagliateli a metà nel senso della lunghezza.
Ora preparate la pastella per friggere: sbattete le uova in un piatto e aggiungetevi la farina setacciata mescolando per non formare grumi, aggiungete poi una presa di sale e il prezzemolo.
Poi immergete i piedini completamente nella pastella così preparata, rigirandoli un paio di volte in modo che venga assorbita alla perfezione. Nel frattempo in un tegame alto e capiente fate riscaldare bene l’olio e friggete i piedini di agnello rigirando di tanto in tanto finché non hanno raggiunto la doratura.
A questo punto scolateli bene in due fogli di carta assorbente da cucina, salate e servite caldi accompagnandoli ad un buon Cannonau di Sardegna Doc.
Buon Appetito!
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Tra le carni molto consumate in Sardegna, oltre al maialetto, si colloca senza dubbio la carne di pecora.
La ricetta di oggi richiama la tradizione pastorale della Sardegna ma anche alcuni tratti caratteristici della cucina sarda: semplicità e genuinità.
La carne di pecora è molto consumata anche in vere e proprie sagre. addirittura anche nel periodo estivo, sebbene sia conosciuta come un tipo di carne non proprio digeribile.
La ricetta della pecora in umido è molto semplice e non richiede nemmeno tanti ingredienti in quanto la pecora ha un gusto già molto forte di per sé, dunque vi basterà davvero poco per ottenere un piatto saporito all’insegna della tradizione.
Ecco che cosa dovremo utilizzare per cucinare la pecora in umido.
Ingredienti (x 6 persone)
1,5 kg di pecora (spalla o coscia)
aceto q.b.
4/5 carote
2 coste di sedano
1 cipolla grande
500 di pomodori pelati
1 mazzetto di prezzemolo
1/2 bicchiere di vino rosso
olio extravergine d”oliva Atzeni q.b.
sale q.b.
peperoncino q.b.
Preparazione
Ammorbidite la carne di pecora dal giorno prima immergendola in acqua e aceto.
Fate soffriggere in abbondante olio extravergine d’oliva un trito di cipolla, sedano, carota e prezzemolo tagliati finemente, poi aggiungete la carne tagliata a pezzi non troppo grossi.
Mescolate con cura e aggiungete il peperoncino, sfumate poi con 1/2 bicchiere di vino rosso fino a farlo evaporare.
A questo punto dovrete aggiungere i pomodori pelati, coprire con un coperchio e lasciare cuocere per circa due ore mescolando di tanto in tanto e aggiungendo acqua se occorre.
A fine cottura aggiustate di sale e spegnete la fiamma: servite tiepido accompagnando la pecora in umido con un buon Cannonau Doc di Sardegna Atzeni.
Buon Appetito!
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Oggi vi proponiamo una ricetta semplice ma non per questo meno gustosa, prepareremo la carne di manzo al limone.
Ci occorreranno pochi ingredienti e un tempo di preparazione un po lungo dovuto alla cottura della carne che richiederà circa 90 minuti.
La ricetta non presenta difficoltà e in pochi passaggi vi permetterà di gustare un secondo piatto molto saporito.
Mettiamoci all’opera e iniziamo vedere quali ingredienti ci serviranno per preparare il manzo al limone.
Ingredienti (x 4 persone)
400 g di scamone di manzo
1/2 bicchiere di olio extravergine d’oliva Atzeni
2 Limoni,
sale q.b
Preparazione
Prendete una pentola capiente, versatevi due litri di acqua salata e immergetevi la carne di manzo. Fate cuocere per circa un’ora e 30 minuti a fuoco moderato, schiumando di tanto in tanto.
Controllate la cottura della vostra carne immergendovi una forchetta: se dovesse risultare ancora dura prolungate pure la cottura fino a far raggiungere alla carne il grado di tenerezza desiderato.
A questo punto dovete preparare il condimento: emulsionate il succo dei limoni con l’olio extravergine di oliva e sale, versatelo sulla carne di manzo tagliata a fette e lasciate marinare per 2 ore circa prima di servire.
Portate in tavola il manzo al limone e servitelo tiepido, aggiungendo se preferite ancora un filo d’olio extravergine d’oliva.
Accompagnate il vostro piatto ad un Cannonau Doc di Sardegna Atzeni, perfetto in abbinamento alle carni, gustatelo alla temperatura ideale di 18°.
Buon Appetito!
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Oggi vi proponiamo un piatto tipico della cucina sarda preparato soprattutto in occasione della Pasqua, la Panada di agnello e patate.
Si tratta di un primo piatto molto sostanzioso che può essere consumato proprio per questo motivo come piatto unico: la panada è infatti una sorta di tortina a base di farina e strutto il cui ripieno può cambiare a seconda delle zone.
La ricetta che vi proponiamo è a base di carne di agnello e patate, ma esistono diverse varianti con i pomodori secchi o con i piselli, se la preferite di pesce potete sempre prepararla con le anguille, o semplicemente con le verdure, vi basterà seguire la preparazione base per la pasta e riempire la tortina a vostro piacimento.
Noi vi suggeriamo la panada di agnello e patate per darvi qualche spunto per il pranzo Pasquale, vediamo come prepararla.
Ingredienti
700 g di farina di grano duro
80 g di strutto
un cucchiaino di sale
350 ml di acqua tiepida
Per il ripieno
1 kg di spezzatino di agnello
2/3 patate a tocchetti
2 pomodori secchi
olio extravergine d’oliva Atzeni
sale q.b.
pepe q.b
1/2 cipolla
2 spicchi d’aglio
1 mazzetto di prezzemolo
Preparazione
Fase 1: la pasta
Per preparare l’impasto non dovrete far altro che versare in un contenitore la farina, il sale e lo strutto ammorbidito, mescolarli e aggiungere gradualmente l’acqua tiepida fin ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo.
A questo punto lavorate la vostra pasta con le mani ancora per qualche minuto, avvolgete nella pellicola trasparente e lasciate riposare in frigorifero almeno per mezz’ora.
Fase 2: il ripieno
Nel frattempo che il vostro impasto riposa in frigorifero potete iniziare a preparare il ripieno della panada: tagliate a tocchetti le patate e unitele allo spezzatino di agnello.
Tritate il prezzemolo, i pomodori secchi, la cipolla e l’aglio: mescolate in un piatto e unite le patate e l’agnello aggiungendo poco sale e l’olio extravergine di oliva e amalgamate tutti gli ingredienti.
Trascorsa la mezz’ora di riposo ora potete riprendere in mano la vostra sfoglia: dividete l’impasto quasi a metà e lavorate i 2/3 con il mattarello ottenendo una sfoglia tonda e non troppo spessa.
Imburrate una teglia e posizionate la vostra sfoglia all’interno facendo aderire bene ai bordi e poi eliminando la pasta in eccesso. Ora potete riempire con gli ingredienti precedentemente preparati.
Prima di infornare dovrete chiudere la panada: per farlo preparate il “coperchio” stendendo con il mattarello l impasto rimasto, dovrete ottenere un disco di pasta e sovrapporlo al resto della panada.
Dovrete eliminare la pasta in eccesso dai bordi e schiacciare con le dita l’impasto all’interno della tortiera in modo da garantire che il composto non fuoriesca.
Spennellate la superficie della Panada con un tuorlo d’uovo e infornate a 180 gradi per mezz’ora. Poi abbassate leggermente la temperatura e fate cuocere per altri venti minuti circa. Servite tiepida.
Quale vino abbinare alla Panada di agnello e patate?
La Panada di agnello e patate è un piatto sostanzioso che si abbina sicuramente molto bene ad un vino rosso corposo, come il Cannonau Doc di Sardegna.
Il Cannonau di Sardegna, forte e deciso si sposa molto bene con i sapori intensi della nostra ricetta, a cui possiamo abbinare molto bene anche un Monica di Sardegna Doc, un vino rosso altrettanto intenso e gradevole che ben si accompagna con le carni.
A voi la scelta..e buon appetito!
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Oggi vi vogliamo proporre una specialità tipica della cucina sarda, il cinghiale al Cannonau.
Sappiamo bene che il vino rosso si abbina perfettamente alle carni, quale modo migliore dunque di assaporare un ottimo brasato di cinghiale se non accompagnandolo in cottura ad un buon bicchiere di Cannonau Doc di Sardegna?
La preparazione della nostra ricetta richiede una marinatura della carne dal giorno prima, non è dunque il classico piatto da fare all’ultimo minuto. ma niente paura: con un po’ di organizzazione potrete proporre uno spettacolare piatto ai vostri ospiti!
Mettiamoci all’opera!
Ingredienti ( x 4/6 persone)
1 kg di carne di cinghiale
1 lt di vino Cannonau
aceto q.b.
carota q.b
sedano q.b.
1 cipolla
1 pomodoro secco
1 spicchio d’aglio
sale q.b
pepe q.b.
alloro q.b
olive sarde al finocchieto
2/3 cucchiai di olio extra vergine d’oliva Atzeni
Preparazione
Fase 1: la marinatura
Il primo passaggio della nostra ricetta prevede di marinare la carne di cinghiale dalla notte prima: tagliatela a tocchetti come per preparare uno spezzatino, e immergetela in un contenitore con aglio, cipolla, alloro, vino cannonau, sedano, carota e pepe. Coprite e lasciate marinare tutta la notte.
Fase 2: la cottura
Il giorno seguente togliete la carne dalla terrina, separandola dagli altri ingredienti ma avendo cura di conservare la marinata. Prendete un tegame capiente e rosolate in due o tre cucchiai d’olio extravergine Atzeni un trito di cipolla, sedano a tocchetti e pomodoro secco a pezzi, una o due foglie di alloro e prezzemolo.
A questo punto potete aggiungere la carne, mescolandola al resto degli ingredienti, coprite con un coperchio e cuocete il tutto a fuoco vivo per circa 40 minuti.
A metà cottura abbassate la fiamma e versate uno o due cucchiai della vostra marinata, aggiustate di sale, aggiungete un po di pepe e completate la cottura.
Ora potete aggiungere le olive al finocchietto e lasciar insaporire ancora per qualche minuto.
Spegnete e gustate il vostro cinghiale al cannonau con un buon bicchiere di Cannonau Doc di Sardegna!
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