Sapevate che tanti secoli fa alle donne era proibito il vino?
L’immagine della donna nei secoli è mutata profondamente: la costante che per molto tempo ha caratterizzato l’immagine femminile è stata quella della moderazione, dell’equilibrio, della compostezza.
La donna doveva custodire il focolare, non dare scandalo, essere obbediente: risale all’epoca romana il divieto assoluto per le donne di bere il vino, concepito come elemento legato alla sensualità e al sacro, a cui le donne non erano ammesse.
Più in particolare in epoca romana, e più lontano ancora in epoca arcaica, si proibiva alle donne il vino per il timore che potessero in qualche modo perdere i freni: il consumo di vino tra le donne veniva strettamente collegato all’adulterio, si pensava infatti che le donne che bevessero vino potessero più facilmente cedere alle passioni illecite.
Inoltre il consumo di vino per gli antichi Romani dava un’eccessiva libertà di parola che alle donne non era concessa, dovendosi attenere ad un preciso codice di comportamento basato su riservatezza e controllo.
Nei secoli le donne fortunatamente si sono pian piano riappropriate del loro ruolo passando in epoca rinascimentale per i riti dionisiaci, i cosiddetti baccanali dove la figura femminile era fondamentale per la celebrazione del dio Dioniso.
Nel tempo anzi le donne si sono proprio affermate nel mondo del vino a tal punto da diventarne protagoniste e produttrici fino ad unirsi per la prima volta nel 1988 nell’Associazione Donne del vino, una vera e propria sinergia di lavoratrici e professioniste del settore del vino.
Oggi il vino è anche donna: le donne, lo comprano, lo conoscono, lo abbinano e soprattutto lo apprezzano!
E allora un brindisi a tutte voi, oggi più che mai.