Antichi studi definiscono il Cannonau il più antico vitigno da vino del mondo: il ritrovamento dei primi noccioli attribuibili presumibilmente al vitigno di Cannonau in periodi precedenti al III secolo a.C., che avrebbe dovuto segnare le origini della viticoltura, fanno ipotizzare la nascita dell’arte della vinificazione in Sardegna.
Ancora oggi permangono dei dubbi sulle origini della vinificazione ma senza alcun dubbio il Cannonau rimane il vitigno-simbolo dell’Isola.
Anche le sue origini sarebbero incerte: si parla di un’importazione avvenuta in Sardegna durante i 400 anni di dominazione spagnola ma oggi questa ipotesi sarebbe stata ampiamente smentita, si attribuisce infatti la paternità del vitigno alla nostra Isola.
Questa seconda ipotesi sarebbe stata confermata anche dagli scavi archeologici condotti nel Medio Campidano, che avrebbero riportato alla luce dei vitigni collocabili nel 1200 a. C. , quando il popolo sardo, abile nella navigazione, si espanse nel Mediterraneo, importando il vitigno anche in Spagna, e poi in Francia.
Oggi le tecniche di coltivazione del Cannonau, definite “a spalliera”, ne fanno un vino morbido e corposo, dal tenore alcolico più contenuto; grazie ad un solo vitigno la Sardegna produce vino in tutta l’Isola.
Il clima favorevole alla coltivazione del vitigno di Cannonau sono di tipo arido e i terreni sassosi, ma ciò non compromette la sua buona produttività.
Il Cannonau Atzeni è forte e deciso, viene prodotto tra le dolci colline della Trexenta, dove i venti persistenti assicurano la salubrità dei vitigni.
Il disciplinare DOC prevede 90% uve cannonau e 10%a autorizzate. Il colore è rosso rubino lievemente intenso e limpido.
L‘abbinamento ideale è con la cacciagione, i formaggi pecorini a pasta dura stagionata e a pasta filata stagionata, le carni rosse alla brace, o stufate, gli arrosti di maiale, maialetto e agnello.
Qui potete trovare il Cannonau di Sardegna Doc prodotto dalla nostra Azienda
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