Oggi ci vogliamo coccolare: abbiamo pensato ad un dolce freddo che ben si adatta all’arrivo della primavera…stiamo parlando della zuppa inglese!
Il nostro dolce è perfetto come fine pasto ma anche per una gustosa merenda a metà serata: la zuppa inglese è un dolce che soddisfa veramente i gusti di tutti, per la raffinatezza del suo gusto e la sua delicatezza.
Per prepararlo dovremo pensare di lavorare per fasi: la prima per la preparazione del pan di spagna e l’altra per la crema.
Vediamo prima che cosa ci occorrerà per preparare la zuppa inglese.
Ingredienti (x 4 persone)
per il pan di spagna:
150 g di zucchero
4 cucchiai di farina
6 uova
la scorza grattuggiata di un limone
burro q.b.
per la crema:
8 tuorli d’uovo
100 g di zucchero semolato
100 g di zucchero a velo
1 lt di latte
per lo sciroppo:
Liquore alkermes q.b.
acqua q.b
40 g di zucchero
Preparazione
Fase 1: Il pan di Spagna
Per preparare la base della nostra ricetta ovvero il Pan di Spagna dovete separare i tuorli dagli albumi. Dapprima sbattete energicamente in un piatto i vostri tuorli con lo zucchero fino a farli diventare spumosi, poi montate a neve gli albumi in un altro contenitore.
A questo punto unite i due composti: versate gli albumi delicatamente mescolando dal basso verso l’alto per non smontarli, quando il composto sarà ben amalgamato unirete la farina setacciata e la scorza di limone grattuggiata. Versate il composto in una teglia imburrata e infornate a forno caldo per 40 minuti circa, facendo attenzione a non aprirlo per evitare dispersioni di calore.
Fase 2: la crema
Nel frattempo che il nostro Pan di Spagna cuoce prepariamo la crema per la zuppa inglese.
Mescolate energicamente i tuorli con lo zucchero in un pentolino, aggiungete a poco a poco il latte riscaldato mescolando continuamente per evitare la formazione di grumi, finchè la crema non raggiungerà la giusta consistenza.
A questo punto, quando il vostro Pan di Spagna sarà cotto, dovrete dividerlo in due e bagnare ogni metà con uno sciroppo preparato con un po di liquore alkermes, acqua e 40 g di zucchero.
Ricoprite ora il primo strato di pan di Spagna con la crema preparata, e coprite con un l’altro strato di Pan di Spagna inzuppato. Potete anche aggiungere sopra una spolverata di cacao e mettere in frigo per almeno 3 ore.
Servite freddo con un po di panna montata e un buon bicchiere di Vermentino Doc di Sardegna!
Ma che bontà!
Qui potete trovare il Vermentino di Sardegna DOC prodotto dalla nostra Azienda!
Oggi accontentiamo gli amanti del pesce e prepariamo insieme un piatto leggero e salutare: i filetti di orata al Vermentino Doc di Sardegna.
E’ una ricetta molto semplice da preparare, alla portata di tutti e soprattutto diversa dal solito: l‘orata è un pesce dal gusto molto delicato, perfetta se cucinata bollita o alla piastra ma veramente gustosa se insaporita con il nostro Vermentino Doc, che gli conferisce quella nota speziata che ne arricchisce il suo sapore.
Pronti? Iniziamo a preparare gli ingredienti.
Ingredienti (x 2/4 persone)
2 orate grandi
200 g c.a. di pomodorini ciliegini
prezzemolo tritato
due o tre cucchiai di olio extravergine d’oliva Atzeni
sale q.b
2 spicchi d’aglio
farina
un paio di olive nere
1 bicchiere di Vermentino Doc Atzeni
Preparazione
Sfilettate le orate: tenendo il pesce per la coda dovrete tenere un coltello con l’altra mano e raschiare l’orata a partire dal basso verso l’altro, poi lavarla sotto l’acqua corrente.
A questo punto dovrete liberarla dalle interiora, dunque procedete ad incidere il ventre del pesce partendo dalla parte posteriore e in tutta la sua lunghezza. Liberatelo dalle viscere, eliminate anche le branchie e la lisca dietro la testa, lavate nuovamente il pesce sotto l’acqua.
Ora per ottenere i filetti di pesce dovrete incidere la pelle dalla parte dorsale: partite dalle branchie e scendete con il coltello verso il basso, poi fate la stessa cosa dall’altra parte capovolgendo il pesce. Eliminate la pelle praticando un incisione tra pelle e filetto e tirandola manualmente. Ora avrete ottenuti i filetti pronti da cucinare.
In un tegame ampio e basso, fate soffriggere in due o tre cucchiai di olio extravergine d’oliva Atzeni due spicchi d’aglio fino a doratura, poi infariniamo a parte i nostri filetti e aggiungiamoli al soffritto, di seguito saliamo e aggiungiamo i pomodorini tagliati a metà, prezzemolo tritato, le olive nere e ad ultimo un bicchiere di Vermentino Doc di Sardegna.
Giriamo i nostri filetti di orata, abbassiamo la fiamma e completiamo la cottura facendoli cuocere per 10/15 minuti.
Et voilà! Il nostro secondo piatto è in tavola, non dimenticate di gustarlo con il Vermentino Doc di Sardegna!
Buon Appetito!
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Oggi vi proponiamo un piatto tipico della Sardegna, in particolare della zona della Barbagia, stiamo parlando del Pane Frattau: si tratta di una ricetta che utilizza come base il pane carasau, meglio conosciuto come carta da musica, a cui si aggiunge l‘uovo e il condimento di sugo e pecorino.
Secondo la tradizione in origine il Pane Frattau era una ricetta con cui si cercava di ricomporre i vari pezzi rotti del pane carasau dandogli appunto compattezza con il condimento e impiattandolo.
La nostra ricetta è una variante che si è diffusa in seguito e con l’aggiunta dell’uovo rende il Pane Frattau perfetto come piatto unico, sostanzioso e gustoso allo stesso tempo. Vediamo come prepararlo.
Ingredienti (x 2 persone)
Preparazione
Iniziate a preparare il sugo: in una casseruola fare riscaldare due o tre cucchiai di olio extravergine d’oliva Atzeni, soffriggette la cipolla tritata e l’aglio fino a doratura, versate a questo punto la passata di pomodoro, abbassate la fiamma e lasciate cuocere una ventina di minuti. Verso fine cottura aggiungete un po di pepe e di basilico macinato.
Preparate ora un brodo di carne, se preferite anche vegetale. Quando il brodo sarà pronto, aiutandovi con una schiumarola, immergerete per pochi secondi ad una ad una le fette del pane carasau nel brodo bollente.
A questo punto dovrete creare tre strati in una pirofila alternando ogni volta la fetta di pane carasau bagnato nel brodo, il sugo e il formaggio: iniziate quindi dal fondo della vostra teglia in cui metterete il pane carasau inumidito, sopra aggiungerete il sugo, il pecorino e il grana grattugiati e così via per altri due strati.
Ora agiungete l’uovo sopra la vostra composizione: potete cuocerlo dapprima in camicia, scolarlo bene e disporlo sopra gli strati di pane carasau o in alternativa versarlo crudo al centro ed poi infornare a 180° per 10/15 minuti lasciando gratinare…a voi la scelta! Sarà comunque una delizia!
Che vino abbinare al Pane Frattau?
Ad un piatto dai sapori intensi come il Pane Frattau si abbina molto bene un vino rosso corposo come il Cannonau Doc di Sardegna.
Il Cannonau Doc è uno forte e deciso, l’accompagnamento perfetto per i formaggi stagionati e le carni, si sposerà dunque a meraviglia con il nostro piatto, un vero concentrato dei sapori tipici della tradizione sarda.
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Oggi vi vogliamo proporre una specialità tipica della cucina sarda, il cinghiale al Cannonau.
Sappiamo bene che il vino rosso si abbina perfettamente alle carni, quale modo migliore dunque di assaporare un ottimo brasato di cinghiale se non accompagnandolo in cottura ad un buon bicchiere di Cannonau Doc di Sardegna?
La preparazione della nostra ricetta richiede una marinatura della carne dal giorno prima, non è dunque il classico piatto da fare all’ultimo minuto. ma niente paura: con un po’ di organizzazione potrete proporre uno spettacolare piatto ai vostri ospiti!
Mettiamoci all’opera!
Ingredienti ( x 4/6 persone)
1 kg di carne di cinghiale
1 lt di vino Cannonau
aceto q.b.
carota q.b
sedano q.b.
1 cipolla
1 pomodoro secco
1 spicchio d’aglio
sale q.b
pepe q.b.
alloro q.b
olive sarde al finocchieto
2/3 cucchiai di olio extra vergine d’oliva Atzeni
Preparazione
Fase 1: la marinatura
Il primo passaggio della nostra ricetta prevede di marinare la carne di cinghiale dalla notte prima: tagliatela a tocchetti come per preparare uno spezzatino, e immergetela in un contenitore con aglio, cipolla, alloro, vino cannonau, sedano, carota e pepe. Coprite e lasciate marinare tutta la notte.
Fase 2: la cottura
Il giorno seguente togliete la carne dalla terrina, separandola dagli altri ingredienti ma avendo cura di conservare la marinata. Prendete un tegame capiente e rosolate in due o tre cucchiai d’olio extravergine Atzeni un trito di cipolla, sedano a tocchetti e pomodoro secco a pezzi, una o due foglie di alloro e prezzemolo.
A questo punto potete aggiungere la carne, mescolandola al resto degli ingredienti, coprite con un coperchio e cuocete il tutto a fuoco vivo per circa 40 minuti.
A metà cottura abbassate la fiamma e versate uno o due cucchiai della vostra marinata, aggiustate di sale, aggiungete un po di pepe e completate la cottura.
Ora potete aggiungere le olive al finocchietto e lasciar insaporire ancora per qualche minuto.
Spegnete e gustate il vostro cinghiale al cannonau con un buon bicchiere di Cannonau Doc di Sardegna!
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Si avvicina la Primavera e la voglia di gustare piatti leggeri e di mare: perchè non proviamo a preparare una sfiziosa zuppa di cozze?
La zuppa di cozze è un piatto tipico molto presente nelle tavole sarde, può essere presentato come antipasto ma si può tranquillamente gustare come un secondo piatto leggero, in abbinamento solitamente a dei crostini di pane abbrustolito o accompagnata dal pane carasau.
Per preparare la zuppa di cozze ci serviranno davvero pochi ingredienti, ma il vero segreto è un buon sugo, piccante e denso al punto giusto. Iniziamo?
Ingredienti (x 4 persone)
1,5 kg di cozze
300 g di pomodori o polpa di pomodoro
2 spicchi d’aglio
1 cipolla
2/3 bicchieri di vino bianco
sale q.b
peperoncino
prezzemolo
2/3 cucchiai di olio extravergine d’oliva Atzeni
pane casereccio
Preparazione
Lavate accuratamente le cozze, sciacquandole sotto l’acqua e privandole della barbetta.
Preparate il sugo in una casseruola: dapprima soffriggete un trito di aglio e cipolla sminuzzata in 2 o 3 cucchiai di olio extravergine d’oliva Atzeni fino a doratura. Aggiungete anche il prezzemolo tritato, il peperoncino a pezzetti e il vino bianco che farete evaporare completamente.
A questo punto aggiungete i pomodori pelati, il sale e lasciate cuocere.
Nel frattempo in un’altro tegame basso e capiente farete cuocere le vostre cozze pulite in un soffritto di cipolla e aglio, lasciando che scaccino il liquido di cottura, che dovrete mettere da parte e filtrare accuratamente.
Spegnete la fiamma, aggiungete le vostre cozze e l’acqua di cottura filtrata al sugo precedentemente preparato.
Mescolate, aggiustate di sale e fate cuocere finchè il sugo non raggiungerà la consistenza desiderata. Spegnete la fiamma.
Preparate delle bruschette abbrustolendo delle fette di pane casereccio irrorate di olio e aglio, disponetele nel piatto e versate la vostra zuppa di cozze.
Accompagnatela con i crostini..e buon appetito!
Quale vino abbinare alla zuppa di cozze?
Un piatto di mare così gustoso e casereccio non può che abbinarsi alla perfezione con un buon vino bianco come il Vermentino Doc di Sardegna.
Il Vermentino Doc si presenta intenso e delicato al palato, servito alla temperatura ideale di 18 ° arricchirà il vostro succulento piatto! Da provare!
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Oggi vi proponiamo una deliziosa ricetta che accontenterà sicuramente i palati dei più golosi!
Stiamo parlando di un dolce a cui non si può dire di no, il tiramisù! La nostra versione è quella con i savoiardi o pistoccus, i tipici biscotti sardi friabili e gustosi che per la loro morbidezza si rendono perfettamente adatti come base per il tiramisù.
Mettiamoci al lavoro!! Ecco cosa ci servirà per preparare il nostro tiramisù con i savoiardi:
Ingredienti (per 6 persone)
1 confezione di biscotti savoiardi (400g)
3 uova
500 g di mascarpone
3 cucchiai di zucchero
3 cucchiai di cacao
200 ml di caffè
Procedimento
Separate i tuorli dagli albumi: in un contenitore mescolate energicamente lo zucchero con i tuorli fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo di colore chiaro. A questo punto aggiungete il mascarpone a cucchiaiate mescolando bene fino a farlo amalgamare al resto del composto, dovrete ottenere una crema soffice.
In un altro contenitore montate a neve gli albumi fino a farli divenire soffici e spumosi, incorporateli a questo punto delicatamente alla crema precedentemente ottenuta, facendo attenzione a fare dei movimenti dal basso verso l’alto per non “smontare” il composto. La nostra crema al mascarpone è pronta.
Ora versate il caffè in un contenitore possibilmente largo, zuccheratelo e bagnate i biscotti savoiardi inzuppandoli nel caffè.
Ora dovrete alternare in una pirofila capiente uno strato di biscotti ed uno di crema al mascarpone: iniziate a disporre nel fondo i vostri savoiardi inzuppati di caffè, ricopriteli con uno strato abbondante di crema e spolverizzate sopra uno strato generoso di cacao. Continuate con questa procedura per fare gli altri strati finchè non finirete i biscotti e la crema!
Se preferite potete disporre sul fondo della pirofila un fondo di crema prima di mettere il primo strato di biscotti!
Ora il nostro tiramisù ai savoiardi è pronto! Copriamo con carta d’alluminio e riponiamo in frigorifero.
Gustate il vostro dolce con un buon bicchiere di Vermentino Doc di Sardegna, che con il suo aroma delicato e fruttato si sposerà alla perfezione con il gusto del vostro tiramisù!
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Un piatto succulento e semplice da preparare, la Fregola con le arselle è un ottimo piatto unico che rispecchia perfettamente la tradizione sarda, fatta di sapori genuini e intensi.
La Fregola Sarda, detta anche Sa Fregula in dialetto, è un tipo di pasta di semola di grano duro che si accompagna molto bene ai crostacei e ai frutti di mare, ma si sposa molto bene anche con la carne in ricette rustiche e caserecce.
Oggi accontentiamo gli amanti del pesce e vi proponiamo un modo prelibato di gustare la Fregola, abbinandola con le arselle ( in sardo Sa Cocciula).
La preparazione è semplice, veloce e alla portata di tutti, ecco cosa ci servirà per la nostra ricetta:
Ingredienti (x 4 persone)
Preparazione
Immergete le arselle in un ampio contenitore colmo d’acqua fredda per un paio d’ore, in modo da eliminare completamente i residui di sabbia, poi gettatele in una padella, copritele e posizionatele sul fuoco a fiamma alta in modo che le vostre arselle si aprano e si separino dai gusci, rilasciando l’acqua di mare che vi sarà utile per insaporire la vostra ricetta. Mettete da parte dunque le arselle prive dei gusci e il liquido ottenuto.
Ora dovrete preparare il sugo: procuratevi un tegame ampio e capiente in cui farete rosolare uno spicchio d’aglio, il prezzemolo tritato e un pomodoro secco a pezzi in due abbondanti cucchiai di olio extravergine d’oliva Atzeni.
A questo punto togliete l’aglio e aggiungete invece la passata di pomodoro, mescolando il tutto con un cucchiaio di legno. Dopo qualche minuto potete versare l’acqua delle arselle accuratamente filtrata e portare il sugo ad ebollizione alzando la fiamma.
Aggiustate di sale e versate la fregola, che dovrà cuocere al massimo una decina di minuti: prima di completare la cottura aggiungerete le vostre arselle, mescolando di tanto in tanto, lasciate che insaporiscano il vostro sugo per qualche minuto….e il piatto è pronto!
Gustate la vostra fregola calda..e se conoscete qualche altra variante della nostra ricetta..a voi la parola!
Che vino abbiniamo alla Fregola con le arselle?
Ai sapori di mare del nostro piatto tipico si accompagna molto bene un vino bianco, meglio ancora se frizzante e delicato come il Vermentino DOC di Sardegna.
Il Vermentino DOC con le sue note aromatiche è l’ideale per esaltare i sapori della Fregola con le arselle, creando quel giusto connubio che renderà il nostro piatto unico ancora più appetitoso!
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Oggi vi vogliamo dare una ricetta di un primo piatto tipico della Sardegna, in particolare della zona della Barbagia, i famosi culurgiones, ravioli di patate e menta che si possono trovare in tantissime varianti.
I culurgiones detti anche culurxionis hanno una inconfondibile forma di spiga data da una lavorazione manuale della pasta a base di farina e acqua.
Nella nostra versione utilizzeremo un ripieno di patate e menta e condiremo i culurgiones con burro e salvia.
Vediamo come prepararli!
Ingredienti:
Per l’impasto:
300 g di farina di grano duro
1 dl di acqua
1 cucchiaio di sale
Per il ripieno:
1 kg di patate rosse
6-7 foglie di menta
300 g di pecorino fresco
2 spicchi d’aglio
Preparazione
Fase 1: il ripieno
Prima di preparare la pasta per i vostri Culurgiones iniziate a preparare il ripieno: sbollentate le patate, una volta cotte scolatele e riducetele a purea con una forchetta all’interno di una terrina, in cui aggiungerete anche le foglie di menta e l’aglio accuratamente tritati e l’olio. Aggiungete ora anche il pecorino, amalgamate bene fino ad ottenere un composto omogeneo e lasciate riposare in frigorifero.
Fase 2: l’impasto
Ora dovrete preparare la pasta per i Culurgiones: su un piano lavorate energicamente la farina, l’acqua e il sale fino ad ottenere un impasto elastico abbastanza da stendere in foglie sottili.
Una volta ottenute le vostre sfoglie di circa 3-4 mm di spessore, ritagliatene dei piccoli dischi. All’interno di ognuno metterete una noce del vostro composto e chiuderete il tutto facendo attenzione a chiudere bene i bordi, uno alla volta, ed aiutandovi con la punta delle dita. Cercate di dargli quella forma ondulata che fa tanto rassomigliare il Culurgiones ad una spiga.
Fase tre: cottura e condimento
Ora potete cuocere i vostri Culurgiones in acqua bollente salata per 5 minuti circa, fino a quando non saranno venuti a galla.
Fate sciogliere in una padella il burro aggiungendo un po di salvia, mescolate e versate la salsetta sui Culurgiones.
Aggiungete una spolverata di parmigiano..e il nostro piatto è pronto!!
Buon Appetito!
Che vino abbiniamo ai Culurgiones?
Ad un piatto tipico e casereccio come i Culurgiones non possiamo che abbinare un vino altrettanto caratteristico e dal gusto forte e deciso come il Cannonau Doc di Sardegna!
Servite il Cannonau Doc alla temperatura di 18 ° e servitelo con un piatto fumante di Culurgiones!
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I sapori del mare, il gusto autentico della tradizione sarda in un unico piatto: gli spaghetti ai ricci di mare.
Oggi vogliamo proporvi questa succulenta ricetta, molto semplice da preparare e davvero ricca di gusto: i ricci di mare potrete trovarli al mercato ittico o nei tradizionali chioschi lungomare, e potrete acquistarli interi o già puliti e racchiusi in bicchierini di plastica o vetro, da consumare ovviamente entro 24 h.
Vediamo come preparare un buon piatto di spaghetti ai ricci di mare!
Ingredienti (x 4 persone)
400 g di spaghetti n.5
100 g di ricci di mare ( due vasetti piccoli)
prezzemolo tritato
2 spicchi d’aglio
3/4 cucchiai di olio extravergine d’oliva Atzeni
sale q.b.
peperoncino q.b.
Preparazione
Se decidete di acquistare i ricci interi dovrete pulirli servendovi di un paio di guanti, forbici per aprirli a metà facendo pressione al centro, e poi dovrete servirvi di un cucchiaino per mettere da parte il contenuto, facendo in modo di eliminare eventuali impurità.
In un tegame scaldate tre o quattro cucchiai di olio extravergine d’oliva Atzeni e fate rosolare 2 spicchi d’aglio sbucciati fino a doratura e un po’ di peperoncino sminuzzato, poi spegnete la fiamma e togliete lo spicchio d’aglio.
Cuocete gli spaghetti in abbondante acqua salata, avendo cura di scolarli al dente: a questo punto versateli nel tegame unendoli al soffritto, riaccendete la fiamma, aggiungete agli spaghetti un po di prezzemolo tritato e uno o due cucchiai dell’acqua salata della pasta, mescolate 2 o 3 minuti a fiamma bassa e spegnete.
Ora potete aggiungere i vostri ricci di mare agli spaghetti, mescolando bene.
Se preferite potete riaccendere la fiamma mentre mescolate i ricci con gli spaghetti, ma attenzione: i ricci non richiedono cottura, dunque mescolate molto rapidamente a fiamma bassissima, giusto il tempo di far insaporire il nostro piatto con il gusto dei ricci di mare!
Che vino abbiniamo ai ricci di mare?
Senza dubbio con un piatto dai sapori di mare così caratteristici si accompagna perfettamente un buon vino bianco frizzante come il Vermentino Doc di Sardegna.
Il Vermentino Doc servito fresco alla temperatura ideale di 8-12° è l’abbinamento ideale per esaltare il gusto dei nostri spaghetti ai ricci di mare.
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Tra qualche giorno sarà San Valentino…avete già pensato al menù per una cenetta a due?
Se siete a corto di idee oggi vogliamo proporvi un antipasto che vi delizierà senza appesantirvi permettendovi di gustare anche le altre portate: il cocktail di gamberi.
Preparare il nostro antipasto è molto semplice: richiede pochi passaggi e il segreto consiste nella preparazione di una buona salsa cocktail. Vediamo come fare.
Ingredienti (x 2 persone)
200 g di gamberetti
1/2 ceppo di lattuga
20 ml di panna da cucina
150 g di maionese
2 cucchiai di ketchup
1 cucchiaio di Salsa Worcester
Preparazione
Lavate e sgusciate i gamberetti, poi bolliteli in abbondante acqua salata per 5 minuti circa a fiamma bassa, scolateli e lasciateli raffreddare.
Ora preparate la salsa cocktail: mescolate in una ciotola il ketchup, la maionese e la salsa Worcester, poi aggiungete la panna e mescolate il tutto energicamente fino ad ottenere un composto liscio, cremoso ed omogeneo.
Ora prendete la lattuga, lavatela accuratamente e mettete da parte le foglie grandi più esterne, vi serviranno come decorazione. Il resto della lattuga lo taglierete invece a listarelle, che unirete alla vostra salsa Cocktail.
Aggiungete ora i gamberetti, mescolate tutto con cura e riponete in frigo per almeno mezz’ora coprendo il vostro cocktail di gamberi con un foglio di pellicola trasparente.
Poco prima di servire togliete il cocktail dal frigorifero, e disponete in due ciotole una foglia di lattuga per ciascuna, su cui adagerete il vostro cocktail!
Servite con un buon bicchiere di Vermentino Doc di Sardegna, e iniziate a gustare il vostro antipasto coi fiocchi!
Buon Appetito!
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