Oggi vi proponiamo un succulento piatto di mare che potrete preparare soprattutto con l’aumentare delle temperature e l’arrivo dell’estate per la sua freschezza e digeribilità, stiamo parlando dell‘aragosta alla catalana.
E’ una ricetta molto semplice, alla portata di tutti: si tratta semplicemente di insaporire la polpa dell’aragosta con un’emulsione di olio e limone, che la renderà particolarmente saporita soprattutto se deciderete di utilizzare quella fresca e non surgelata.
Vediamo quali sono i passaggi per la preparazione della nostra aragosta alla catalana.
Ingredienti
1 aragosta
2 pomodori da insalata maturi
una o due cipolle bianche dolci
olio extravergine d’oliva Atzeni
un limone
sale q.b.
pepe q.b.
Preparazione
Fate bollire l’aragosta in acqua salata per almeno 20 minuti, poi scolatela e posizionatela su un tagliere: non appena si sarà raffreddata dovrete tagliarla verticalmente con un paio di forbici ed eliminare le zampe e le parti non commestibili.
Ora in una ciotola dovrete preparare l’emulsione che andrà ad insaporire la polpa della vostra aragosta: mescolate il succo di un limone (utilizzatene due nel caso l’aragosta sia molto grande) con uno o due cucchiai abbondanti di olio extravergine di oliva, aggiungete sale e pepe.
Tagliate i pomodori a cubetti privandoli dei semi, affettate la cipolla e mischiateli alla polpa di aragosta tagliata a pezzi, aggiungete un cucchiaio o due di acqua di cottura dell’aragosta e versatevi sopra l’emulsione di olio e limone precedentemente preparata.
Coprite con un foglio di pellicola trasparente e mettete in frigo un paio d’ore in modo da far insaporire la polpa di aragosta.
Al momento di servire mescolare accuratamente e gustare l‘aragosta alla catalana fredda con un bicchiere di Vermentino Doc di Sardegna servito alla temperatura di 8-12° gradi! Una vera delizia!
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Oggi prepareremo la parmigiana di melanzane, un piatto molto saporito e gustoso, ma soprattutto sostanzioso, perfetto come piatto unico.
Esistono molti modi di preparare la parmigiana: le melanzane possono essere cotte al forno, alla piastra, e tra gli ingredienti si può scegliere di utilizzare il parmigiano o la mozzarella.
Nella nostra ricetta opteremo per la frittura delle melanzane, che renderà il nostro piatto sicuramente meno leggero ma molto saporito!
Ecco cosa ci servirà per preparare la parmigiana di melanzane.
Ingredienti (x 4/6 persone)
6 melanzane nere medie
800 g di pomodori pelati
150 g di parmigiano grattuggiato
un mazzetto di basilico
2 spicchi d’aglio
1/2 cipolla
2 cucchiai di olio extravergine d’oliva Atzeni
sale q.b.
olio per friggere
Preparazione
Preparate prima il sugo: in una pentola fate imbiondire due spicchi d’aglio in due cucchiai di olio extravergine d’oliva portati a temperatura, poi toglieteli e aggiungete un trito di cipolla tagliata finemente.
Fate rosolare e aggiungete i pomodori pelati e un pizzico di sale, mescolate e fate cuocere. Aggiungete le foglie di basilico e continuate la cottura mescolando di tanto in tanto con un mestolo di legno finchè il sugo non avrà raggiunto la densità desiderata. Spegnete la fiamma.
Ora dovrete friggere le melanzane: in una padella capiente portate a temperatura l’olio e gettate le melanzane tagliate a fette sottili nel senso della lunghezza.
Friggete da una parte e dall’altra aiutandovi con una forchetta per girarle, toglietele quando avranno assunto un colore leggermente dorato e scolatele bene in due fogli di carta assorbente da cucina e salate.
Quando le melanzane avranno scacciato bene l’olio potrete disporle in una teglia alternandole al sugo e al parmigiano: dapprima mettete sul fondo di una teglia rettangolare uno strato di sugo precedentemente preparato, aiutandovi con un cucchiaio per distribuirlo uniformemente.
Ora disponete sopra il sugo le fette di melanzane fino a formare uno strato, ricoprite con il formaggio grattuggiato, poi continuate con un altro strato di sugo, melanzane e parmigiano e così via, formate tanti strati fino ad esaurimento degli ingredienti, terminando con lo strato di parmigiano.
Se volete potete anche infornare qualche minuto per far sciogliere il formaggio.
In alternativa gustate la vostra parmigiana di melanzane tiepida, accompagnando con un Cannonau Doc di Sardegna.
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Oggi vi aiutiamo a preparare un piatto tipico della tradizione sarda: le anguille in umido dette anche anguille alla sarda.
Soprattutto nel periodo Pasquale questo è un piatto molto apprezzato e saporito, spesso presente nelle tavole sarde come secondo di pesce in alternativa alla carne di agnello.
La preparazione delle anguille alla sarda richiede pochi ingredienti e consiste essenzialmente nella frittura delle anguille e nella loro macerazione sotto aceto.
Vediamo gli ingredienti che ci serviranno per preparare la nostra ricetta.
Ingredienti
1 kg di anguille
1/2 litro di aceto
2 spicchi d’aglio
1/2 cipolla
2/3 foglie di alloro
sale
olio per friggere
Preparazione
Pulite accuratamente le anguille: eliminate la testa, la coda e le interiora delle anguille, risciacquatele bene sotto l’acqua corrente, asciugatele con cura e tagliatele a tocchetti. Friggete in abbondante olio caldo, scolate e asciugate bene in carta assorbente da cucina.
A questo punto prendete un pentolino capiente e fate bollire la cipolla sminuzzata, l’aglio, le foglie di alloro nell’aceto per almeno mezz’ora.
In una ciotola disponete i pezzi di anguilla fritta e ricopriteli con l’aceto. Lasciate insaporire qualche ora prima di gustarlo.
Per alleggerire il piatto potreste preparare l’anguilla in umido senza doverla necessariamente friggere: in questo caso le anguille una volta pulite andranno tagliate a tocchetti e rosolate in un soffritto di aglio e cipolla, a cui aggiungerete il sale il pepe e un bicchiere di vino bianco. Poi aggiungerete il sugo preparato a parte con 1 kg di pomodori e due foglie di basilico.
Mescolate il tutto e fate cuocere per 15 minuti, servite caldo e accompagnate il vostro piatto con un Vermentino Doc Atzeni.
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Oggi vi suggeriamo un ricetta deliziosa e semplicissima da preparare: il polpo con le patate, un piatto veramente saporito e leggero, che si presta molto bene come piatto unico o come antipasto.
Il polpo con le patate è un piatto equilibrato, l’ideale soprattutto per chi cerca una valida alternativa alle solite insalate ricercando un piatto sano e allo stesso tempo gustoso.
Preparare il polpo con le patate è molto semplice, vediamo cosa ci servirà.
Ingredienti (per 4 persone)
1 kg di polpo
1 kg di patate
2 cipolle
2 spicchi d’aglio
prezzemolo q.b.
4 cucchiai di olio extravergine di oliva Atzeni
peperoncino q.b.
pepe nero q.b.
sale q.b.
Preparazione
Mettete il polpo in un’ampia pentola, copritelo d’acqua e cuocete a fuoco vivo fino ad ebollizione.
Dopo 60 minuti aggiungete il sale e fate cuocere dai 90 ai 120 minuti, poi scolate il polpo, pulitelo, tagliatelo a tocchetti e disponete in una terrina.
Ora nell’acqua di cottura del polpo fate bollire per venti minuti le patate, private della buccia.
Una volta bollite le patate potete tagliarle a tocchetti e aggiungere nella terrina mescolandole al polpo.
Adesso prendete un altro tegame, versate 4 cucchiai di olio extravergine di oliva Atzeni e portate a temperatura, poi aggiungete un trito di cipolla, aglio e prezzemolo tagliati finemente.
Lasciate cuocere per pochi secondi, spegnete la fiamma e versate il tutto nella terrina, amalgamando bene gli ingredienti al polpo e alle patate e aggiustate di sale e pepe.
Servite in tavola accompagnando la vostra insalata di polpo e patate con un Vermentino Doc o un Monica Doc di Sardegna…a voi la scelta!
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Oggi vi proponiamo una ricetta semplice e gustosa che potrete gustare come secondo piatto o se preferite come piatto unico, stiamo parlando delle arselle con i fagioli bianchi.
Si tratta di un piatto molto saporito che unisce la delicatezza delle arselle con il gusto intenso dei fagioli, che sarà esaltato anche dall’uso del peperoncino: insomma una ricetta ideale per soddisfare il palato!
Ecco cosa ci servirà per preparare le arselle con i fagioli bianchi.
Ingredienti (per 4 persone)
1 kg di arselle sarde
800 g di fagioli
1 cipolla
2 spicchi d’aglio
4 cucchiai di olio extravergine d’oliva Atzeni
peperoncino q.b.
pepe nero q.b.
sale q.b.
Preparazione
Versate in un ampio tegame un cucchiaio di olio extravergine di oliva Atzeni e uno spicchio d’aglio, fatelo imbiondire poi versate le arselle, aggiungete un bicchiere d’acqua, coprite e cuocete per 7 minuti, fino ad ebollizione.
A questo punto togliete le arselle e conservate il liquido di cottura, che dovrete filtrare accuratamente per riutilizzarlo più tardi.
In un’altra padella capiente fate riscaldare 3 cucchiai di olio extravergine di oliva Atzeni, aggiungete una cipolla finemente tritata fino a farla imbiondire, poi il peperoncino e i fagioli.
Mescolate il tutto, abbassate la fiamma e fate cuocere per dieci minuti, poi aggiustate di sale e pepe nero a piacimento.
A questo punto versate le vostre arselle e cucinate per altri dieci minuti avendo cura di tanto in tanto di aggiungere mezzo mestolo di liquido delle arselle precedentemente filtrato, fino ad ultimarne la cottura.
Spegnete la fiamma, portate in tavola e servite tiepido accompagnando il vostro piatto di arselle e fagioli bianchi con un buon bicchiere di Monica DOC Atzeni.
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Sapevate che tanti secoli fa alle donne era proibito il vino?
L’immagine della donna nei secoli è mutata profondamente: la costante che per molto tempo ha caratterizzato l’immagine femminile è stata quella della moderazione, dell’equilibrio, della compostezza.
La donna doveva custodire il focolare, non dare scandalo, essere obbediente: risale all’epoca romana il divieto assoluto per le donne di bere il vino, concepito come elemento legato alla sensualità e al sacro, a cui le donne non erano ammesse.
Più in particolare in epoca romana, e più lontano ancora in epoca arcaica, si proibiva alle donne il vino per il timore che potessero in qualche modo perdere i freni: il consumo di vino tra le donne veniva strettamente collegato all’adulterio, si pensava infatti che le donne che bevessero vino potessero più facilmente cedere alle passioni illecite.
Inoltre il consumo di vino per gli antichi Romani dava un’eccessiva libertà di parola che alle donne non era concessa, dovendosi attenere ad un preciso codice di comportamento basato su riservatezza e controllo.
Nei secoli le donne fortunatamente si sono pian piano riappropriate del loro ruolo passando in epoca rinascimentale per i riti dionisiaci, i cosiddetti baccanali dove la figura femminile era fondamentale per la celebrazione del dio Dioniso.
Nel tempo anzi le donne si sono proprio affermate nel mondo del vino a tal punto da diventarne protagoniste e produttrici fino ad unirsi per la prima volta nel 1988 nell’Associazione Donne del vino, una vera e propria sinergia di lavoratrici e professioniste del settore del vino.
Oggi il vino è anche donna: le donne, lo comprano, lo conoscono, lo abbinano e soprattutto lo apprezzano!
E allora un brindisi a tutte voi, oggi più che mai.
Oggi vi suggeriamo la ricetta di un dolce simbolo della Festa della Donna, la Torta Mimosa che richiama il fiore caratteristico di questa ricorrenza e dunque si presta molto bene ad essere preparata per l’8 Marzo.
Si tratta di una ricetta che richiede una preparazione non proprio rapida, per questo motivo abbiamo pensato di proporvela con un giorno di anticipo: la torta mimosa si compone infatti di due pan di Spagna e dovrà essere farcita con crema pasticciera e panna montata.
Vediamo nel dettaglio gli ingredienti che ci serviranno e le varie fasi della preparazione della torta.
Ingredienti (x6/8 persone)
Per il pan di spagna
6 uova
80 g di farina
80 g di fecola di patate
150 g di zucchero
Rum per la bagna
Per la crema pasticciera:
4 tuorli d’uovo
20 g di amido di mais
80 g di zucchero semolato
1 stecca di vaniglia
30 g di burro
scorza di limone
Per la panna montata:
200 g di panna montata
50 g di zucchero a velo
Preparazione
Fase 1: il Pan di Spagna
Lavorate energicamente in un contenitore le uova con lo zucchero fino ad ottenere un composto liscio e spumoso, a cui aggiungerete la farina e la fecola accuratamente setacciati. Amalgamate bene tutti gli ingredienti, versate in una tortiera imburrata e infornate a 150 gradi senza aprire il forno almeno fino a metà cottura per evitare che le dispersioni di calore facciano smontare il Pan di Spagna.
Dopo 40 minuti circa di cottura il vostro Pan di Spagna sarà pronto: ora dovrete dividerlo in due parti per poterlo farcire: tagliatelo orizzontalmente e scavate uno dei due dischi che fungerà da ” coperchio” estraendone dall’interno dei pezzi che serviranno come copertura della torta mimosa. Bagnate il Pan di Spagna con il rum.
Fase 2: la crema pasticciera
Ora dovrete farcire la vostra torta con la crema pasticciera. Aromatizzate il latte con la stecca di vaniglia e la scorza grattugiata di un limone, fate bollire e poi lasciate raffreddare.
Montate in un recipiente i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere un composto spumoso, a cui aggiungerete l’amido di mais ben setacciato. A questo aggiungete poco per volta il latte, continuando a mescolare per evitare la formazione di grumi.
Versate il tutto in un pentolino e mettete sul fuoco a fiamma molto bassa, continuando a mescolare fino a completarne la cottura. Dopo circa 40 minuti dovrete ottenere una crema densa, a questo punto potete spegnere la fiamma e aggiungere il burro stemperato, continuate a mescolare a fiamma spenta per ottenere un composto omogeneo.
Fase 3: la panna
Ora montate la panna con lo zucchero a velo a mano fermissima, fino ad ottenere un composto spumoso e liscio che dovrete aggiungere alla crema pasticciera precedentemente preparata facendo attenzione a non smontare il composto e cercando di ottenere una crema liscia ed omogenea.
Fase 4: la farcitura
Ora potete farcire il vostro pan di spagna che avrete bagnato in precedenza con il Rum: spalmate il primo disco (la base) con una generosa dose della vostra crema, ricopritelo con il secondo disco di pan di spagna, inumidito anche questo nel Rum, ripetete l’operazione con la crema e coprite con i pezzi del Pan di Spagna estratti precedentemente scavando uno dei due dischi.
Mettete in frigo un paio d’ore e gustate la vostra Torta Mimosa brindando con un buon bicchiere di Vermentino Doc di Sardegna!
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Oggi vi riproponiamo la ricetta dei Brugnoli di Ricotta, detti in dialetto brugniolos ( al singolare brugniolu), con alcune varianti.
Abbiamo pensato di non usare l’acquavite per rendere il dolce adatto anche ai bambini, soprattutto in questo periodo di Carnevale.
E allora vediamo come preparare i nostri Brugniolos e quali ingredienti ci serviranno.
Ingredienti (per 4 persone)
500 g di ricotta
4 uova (1 intero + 3 tuorli)
1 arancio (per la scorza)
1 limone (x la scorza)
100 g di farina di tipo 0
80 g di zucchero
1 bustina di zafferano
1/2 bustina di lievito per dolci
1 bustina di vanillina
olio extravergine di oliva Atzeni
sale q.b
Preparazione
Mettete a scolare la ricotta per almeno due ore.
Usate “sa scivedda“ ( il tradizionale recipiente sardo in terracotta) per lavorare la ricotta schiacciandola bene con una forchetta, aggiungete lo zafferano, la scorza grattugiata degli agrumi, la vanillina e le uova (un uovo intero più tre tuorli).
Amalgamate bene tutti gli ingredienti, poi aggiungete la farina e il lievito setacciati e mescolate nuovamente il composto aiutandovi con una forchetta o utilizzando le mani. Lasciate riposare per almeno trenta minuti.
A questo punto formate delle palline della grandezza di una noce, infarinatele e saranno pronte per essere fritte.
In una padella capiente versate 2 litri di olio extravergine di oliva Atzeni, portatelo a temperatura e friggete le vostre palline di ricotta, rigirandole di tanto in tanto con una paletta.
Togliete i brugnoli solo quando saranno dorati, fateli asciugare bene usando carta assorbente da cucina e passateli nello zucchero.
Portate in tavola e servite i brugnoli di ricotta tiepidi, il tutto accompagnato da un Vermentino Doc di Sardegna Atzeni.
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Che ne dite di preparare un buon primo piatto sfizioso e saporito?
Oggi abbiamo scelto il risotto ai funghi porcini e salsiccia, un piatto molto gustoso per il suo condimento, a tal punto che può essere consumato anche come piatto unico.
La preparazione è molto semplice, infatti l’accoppiata funghi porcini e salsiccia rende il gusto del nostro piatto particolarmente intenso, dunque otterrete un risultato assicurato in pochi passaggi.
Scopriamo insieme come preparare un buon risotto ai funghi porcini e salsiccia.
Ingredienti (x 4 persone)
Preparazione
Pulite i funghi, tagliateli a fette e fateli rosolare a fiamma bassa in un soffritto di aglio, cipolla e prezzemolo tritati mescolando accuratamente.
Sfumate con il vino bianco, mescolate di nuovo e aggiungete la salsiccia tagliata a pezzi piccoli, quasi sbriciolata, e privata della pelle esterna. Preparate da parte un litro di brodo vegetale.
Lasciate cuocere il tutto a fiamma bassa per qualche minuto, poi aggiungete il riso non appena la salsiccia inizierà ad assumere un colore dorato.
Versate a poco a poco durante la cottura il brodo vegetale, continuando a mescolare, fino a completare la cottura del riso, che dovrà essere al dente: alla fine aggiungete una noce di burro, aggiustate di sale, mescolate ancora per poco e spegnete la fiamma.
Servite con una generosa spolverata di parmigiano grattugiato e accompagnate il vostro risotto con un bicchiere di Cannonau Doc di Sardegna, il vino ideale per esaltare i piatti saporiti e ben conditi.
Cosa aspettate?! Correte a provarlo o consigliate la nostra ricetta agli amici!
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Oggi vi proponiamo un piatto tipico della cucina sarda preparato soprattutto in occasione della Pasqua, la Panada di agnello e patate.
Si tratta di un primo piatto molto sostanzioso che può essere consumato proprio per questo motivo come piatto unico: la panada è infatti una sorta di tortina a base di farina e strutto il cui ripieno può cambiare a seconda delle zone.
La ricetta che vi proponiamo è a base di carne di agnello e patate, ma esistono diverse varianti con i pomodori secchi o con i piselli, se la preferite di pesce potete sempre prepararla con le anguille, o semplicemente con le verdure, vi basterà seguire la preparazione base per la pasta e riempire la tortina a vostro piacimento.
Noi vi suggeriamo la panada di agnello e patate per darvi qualche spunto per il pranzo Pasquale, vediamo come prepararla.
Ingredienti
700 g di farina di grano duro
80 g di strutto
un cucchiaino di sale
350 ml di acqua tiepida
Per il ripieno
1 kg di spezzatino di agnello
2/3 patate a tocchetti
2 pomodori secchi
olio extravergine d’oliva Atzeni
sale q.b.
pepe q.b
1/2 cipolla
2 spicchi d’aglio
1 mazzetto di prezzemolo
Preparazione
Fase 1: la pasta
Per preparare l’impasto non dovrete far altro che versare in un contenitore la farina, il sale e lo strutto ammorbidito, mescolarli e aggiungere gradualmente l’acqua tiepida fin ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo.
A questo punto lavorate la vostra pasta con le mani ancora per qualche minuto, avvolgete nella pellicola trasparente e lasciate riposare in frigorifero almeno per mezz’ora.
Fase 2: il ripieno
Nel frattempo che il vostro impasto riposa in frigorifero potete iniziare a preparare il ripieno della panada: tagliate a tocchetti le patate e unitele allo spezzatino di agnello.
Tritate il prezzemolo, i pomodori secchi, la cipolla e l’aglio: mescolate in un piatto e unite le patate e l’agnello aggiungendo poco sale e l’olio extravergine di oliva e amalgamate tutti gli ingredienti.
Trascorsa la mezz’ora di riposo ora potete riprendere in mano la vostra sfoglia: dividete l’impasto quasi a metà e lavorate i 2/3 con il mattarello ottenendo una sfoglia tonda e non troppo spessa.
Imburrate una teglia e posizionate la vostra sfoglia all’interno facendo aderire bene ai bordi e poi eliminando la pasta in eccesso. Ora potete riempire con gli ingredienti precedentemente preparati.
Prima di infornare dovrete chiudere la panada: per farlo preparate il “coperchio” stendendo con il mattarello l impasto rimasto, dovrete ottenere un disco di pasta e sovrapporlo al resto della panada.
Dovrete eliminare la pasta in eccesso dai bordi e schiacciare con le dita l’impasto all’interno della tortiera in modo da garantire che il composto non fuoriesca.
Spennellate la superficie della Panada con un tuorlo d’uovo e infornate a 180 gradi per mezz’ora. Poi abbassate leggermente la temperatura e fate cuocere per altri venti minuti circa. Servite tiepida.
Quale vino abbinare alla Panada di agnello e patate?
La Panada di agnello e patate è un piatto sostanzioso che si abbina sicuramente molto bene ad un vino rosso corposo, come il Cannonau Doc di Sardegna.
Il Cannonau di Sardegna, forte e deciso si sposa molto bene con i sapori intensi della nostra ricetta, a cui possiamo abbinare molto bene anche un Monica di Sardegna Doc, un vino rosso altrettanto intenso e gradevole che ben si accompagna con le carni.
A voi la scelta..e buon appetito!
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